Pescara. Sui fondi governativi che spettano per legge ai Comuni in fusione è nuovamente intervenuto Gianni Melilla, deputato Sel e Si; l’argomento è l’istituzione del Comune di Nuova Pescara, che prevede appunto la fusione amministrativa di Pescara, Montesilvano e Spoltore, decretata dal referendum popolare svoltosi nel maggio del 2014 con la vittoria del ‘Si’.
Al momento esistono due progetti di legge regionali depositati lo scorso febbraio dal presidente D’Alfonso e un iter burocratico le cui lungaggini sono state evidenziate, oltre che da Melilla, anche dai sostenitori di Nuova Pescara nel corso della Commissione ‘Bilancio, Affari generali e istituzionali’ del Consiglio regionale, svoltosi qualche giorno fa a L’Aquila.
In particolare, Melilla ha sottolineato come il tempo trascorso, dal referendum di due anni fa ad oggi, abbia determinato la perdita della possibilità di accedere a finanziamenti statali:
“Mi limito a ricordare alcune fonti normative: la fusione del Comuni determina contributi statali decennali per il nuovo Comune sorto dalla fusione; i vantaggi sono stati stabiliti da varie leggi, dalla legge 135/2012, dalle leggi di stabilità 2012 e 2014 e dalla legge Delrio”.
“Il contributo straordinario ai Comuni che danno luogo alla fusione é commisurato al 20% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010” (135/2012). I contributi vengono dati per 10 anni! Il contributo decorre dall’anno successivo alla decorrenza della fusione prevista dal decreto che istituisce il nuovo Comune ( articolo 12 dl 16/2014)”.
“La legge di stabilità 2012 dispone che la disciplina del patto di stabilità interno per i Comuni di nuova istituzione trovi applicazione dal terzo anno successivo a quello della loro costituzione ( circolare MEF del 7 febbraio 2013 n 5). Al fine di incentivare il processo di riordino dei comuni, inoltre una quota del fondo di solidarietà comunale non inferiore a 30 milioni di euro all’anno é destinato a Comuni istituiti a seguito di fusione ( articolo 1 L 147/2013)”.
“Dunque istituire Il nuovo comune di Nuova Pescara significa accedere a questi fondi nazionali, che sinora abbiamo perso e continueremo a perdere nei prossimi anni per 10 anni se continuerà l’attuale melina: si abbia il coraggio di dire di no e spiegarlo ai cittadini che invece vogliono la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Il Consiglio Regionale decida in un senso o nell’altro rapidamente”.
“Anche perché comuni in predissesto finanziario devono spiegare ai loro cittadini perché rinunciano a milioni di euro per risanare i loro bilanci e migliorare i servizi”.