Ricostruzione L’Aquila, i cittadini presentano proposta di legge

terremL’Aquila. Undici punti per ripartire. Sono quelli che compongono la proposta di legge di iniziativa popolare presentata ieri in piazza Duomo da un gruppo di cittadini. La bozza sarà posta ora all’attenzione dell’autorità locali ed alle segreterie di partito, con l’obiettivo di raccogliere 50mila firme, quantitativo utile per avviare l’iter di discussione in Parlamento.

Dalla ripresa economica alla tutela antisismica, gli undici punti percorrono i passaggi necessari, secondo la cittadinanza, per restituire alla città martoriata dal terremoto del 6 aprile 2009, quella dignità di capoluogo di regione andata distrutta sotto le macerie.

Punto di partenza sono gli interventi tesi alla ricostruzione fisica ed alla riorganizzazione socio-economica del territorio. Ma anche la restaurazione del patrimonio artistico-culturale ed edilizio, la riduzione della vulnerabilità sismica, la ricostruzione del tessuto economico e sociale, la prevenzione del degrado idro-geologico, la programmazione degli interventi di intesa tra Governo, Regione e Comuni coinvolti, la definizione delle linee di indirizzo per la pianificazione degli interventi stessi, la perimetrazione dei Centri entro 90 giorni, la costituzione di un consorzio obbligatorio di proprietari per l’esecuzione degli interventi sugli edifici privati non solo abitativi, l’obbligo per Regione e Comuni di applicare i criteri di trasparenza e partecipazione nei confronti delle popolazioni colpite e l’attuazione di una sospensione degli obblighi fiscali fino a quando non sarà dichiarata la fine dell’emergenza socio-economica.

“L’Italia dei Valori è pronta a sostenere in pieno la proposta di una legge di iniziativa popolare per la ricostruzione ed il rilancio del sistema socio-economico dell’Aquila”, ha assicurato il coordinatore regionale Abruzzo dell’IdV Alfonso Mascitelli. ”E’ questa la giusta via progettuale per uscire dal sistema perverso e poco trasparente dell’attuale fase di ricostruzione, priva di un contesto normativo di riferimento, fatta di ordinanze dell’ultima ora e di gentili concessioni romane. Una situazione davanti agli occhi di tutti, che sta ritardando la ricostruzione ed è priva di una progettualità. Se questa importante proposta di legge approderà in Parlamento potrà essere sicuramente migliorata con il contributo di tutte le forze politiche, ma rappresenterà un superamento della vecchia legge quadro, la 225 del 92, troppo generica e limitata e al tempo stesso un prezioso punto di riferimento per riaffermare uguaglianza e certezza di diritti nelle calamità nazionali. Per questo il primo settembre faremo una riunione operativa con tutti i coordinatori provinciali IdV per raccordarci con il comitato promotore e metterci a loro disposizione nella raccolta di firme su tutto il territorio abruzzese, senza voler mettere bandiere e nel pieno rispetto della grande dignità che i cittadini aquilani hanno saputo sempre dimostrare”.

 

 

 

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