“Una situazione più che allarmante – ha affermato Di Stanislao – il carcere di Lanciano, insieme a quello di Teramo, rappresenta la situazione più critica e di maggior rischio. Siamo di fronte ad un istituto che accoglie più del doppio dei detenuti che è in grado di gestire e la condizione di tutti i lavoratori del mondo penitenziario ha superato di gran lunga il limite di sopportazione e di vivibilità. Quella dell’Italia dei Valori è stata una visita ispettiva di impegno e non di rito per mettere in evidenza le cose non fatte e quelle da fare. Di fatto c’è un surplus di oltre 23.000 detenuti e il Ministro si era impegnato ad assumere altri 1.000 operatori in più, anche se il fabbisogno si aggira alle 6.000 unità ed è un dato di fatto la totale incapacità del Governo a gestire tale emergenza”.
L’Onorevole dell’IdV e Mascitelli, alla ripresa dei lavori a settembre, chiederanno rispettivamente alla Camera e al Senato, che vengano rispettati gli impegni assunti e non mantenuti dal Governo e che il Ministro Alfano venga a riferire in entrambi i rami del Parlamento sull’emergenza carceri da lui dichiarata e mai affrontata concretamente, anche a seguito della Mozione Di Stanislao approvata all’unanimità e rimasta fin’ora lettera morta.