Provincia Pescara, società srl in house in 7 giorni

allegrinoPescara. Una società srl “in house” il cui socio unico è la Provincia di Pescara, composta da un’assemblea dei soci costituita dal presidente della Provincia, con un amministratore unico nella persona del dirigente al settore o altra persona esterna sempre nominata dal presidente della Provincia, un unico revisore nominato dal presidente della Provincia e con circa 30/35 addetti fra specializzati e generici con contratti a termine di 18 mesi. È la soluzione individuata dalla giunta Testa per gestire i centri per l’impiego e altre attività già in capo ad altri enti strumentali della Provincia e denunciata da Antonella Allegrino, consigliere provinciale IdV.

Ad essere messi sotto accusa dall’Allegrino, infatti, i tempi record dell’intera proposta, che, assieme a Statuto, piano strategico e ipotesi di delibera consiliare, sarebbe stata annunciata verbalmente a sorpresa da Testa e dall’assessore Martorella nella commissione competente che si è svolta martedì 3 agosto, presentata per iscritto in commissione straordinaria giovedì 5 agosto, approvata questa mattina 7 agosto in altra commissione straordinaria dai commissari di maggioranza Pdl e Rialzati Abruzzo, con l’intento di portarla all’approvazione in un Consiglio straordinario da convocare ad hoc per martedì 10 agosto con 24 ore di preavviso.

“Come non definire questo blitz di vecchia memoria” tuona il consigliere “se non un “pasticcio ferragostano” per cui, richiamando dalle ferie anche il segretario generale, a distanza di soli sette giorni dall’enunciazione del progetto si chiede al Consiglio provinciale di approvare una iniziativa particolarmente complessa come l’ennesimo ente strumentale, con la  funzione di modificare in maniera sostanziale le modalità di erogazione di un servizio esenziale della Provincia come quello dei Centri per l’impiego?”.

L’Alllegrino contrasta anche con l’idea che il personale assunto da questo ente strumentale in maniera precaria per soli 18 mesi, fornendo servizi ad aziende che cercano lavoratori, avranno a loro volta possibilità di offrirsi come risorse umane proprio a quelle aziende a cui dovrebbero fare consulenza ed immettersi così in maniera definitiva sul mercato del lavoro. “In barba alla qualità e alla continuità del servizio fornito dall’Ente Provincia” commenta, infatti, il consigliere, “che si troverebbe a ricominciare ogni volta con nuovo personale e anche ai diritti dei precari che lo hanno mandato avanti per tutti questi anni e oggi rischiano di diventarne i primi utenti, loro malgrado”.

 

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