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Pescara, ancora polemiche sull’abbattimento dell’ex centrale del latte

Pescara. Continuano le molteplici polemiche che da più di una settimana gravitano intorno al caso “ex centrale del latte”, demolita senza salvaguardarne l’interesse storico. Questa mattina , l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Marcello Antonelli ha tenuto un’apposita conferenza per illustrare i motivi che hanno portato all’abbattimento dello stabile.

Alla base delle polemiche, un abbattimento ingiustificato che per molti ora era inevitabile, ma se si fosse intervenuti negli anni passati, quando Pescara era alle prese con il piano regolatore, si sarebbe di certo potuto prevenire. “C’è stata evidentemente una palese disattenzione degli Organi preposti che non hanno definito alcun vincolo sull’edificio consentendone oggi la demolizione; la stessa Sovrintendenza che ha nel proprio core business il compito di tutelare il nostro patrimonio storico solo stamane è venuta in Comune ad acquisire gli atti relativi alla vicenda per consegnare una relazione urgente al Ministro Bondi che la nostra stessa amministrazione ha sollecitato attraverso il senatore Pastore. Per evitare il ripetersi di simili episodi, il nostro governo ha intanto avviato il rifacimento dello studio Bartolini-Salimbeni, risalente al 1993, sugli edifici da sottoporre a vincolo: a settembre affideremo l’incarico a professionalità elevate affinchè si riesca a proteggere edifici realmente di pregio evitando di porre vincoli su dei pollai”, ha ribadito l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli.
“La vicenda ha addolorato tutti i pescaresi, soprattutto coloro che lavorano nella pubblica amministrazione e che hanno subito l’eliminazione di un pezzo caratteristico della città – ha sottolineato ancora l’assessore Antonelli -. Sicuramente c’erano parti dello Stato che avevano l’obbligo di intervenire. E’ chiaro dunque che si è trattato di una ‘svista collettiva’ alla quale tutti ora cercano di sottrarsi, e alla fine la colpa è di chi mette il timbro”. Da quanto evidenziato dall’amministrazione, proprio la Sovrintendenza in passato sembrava condividere il giudizio di non rilevanza di quell’edifici. Per settembre però, prevista una nuova ordinanza in cui le autorità, andranno a rivedere tutti i 100 edifici oggi vincolati, verificandone altre eventuali situazioni di valore sino a oggi ignorate. “Non vi è alcun dubbio sulla legittimità  del provvedimento autorizzativo rilasciato il 14 giugno scorso per consentire la demolizione dell’ex centrale del latte – ha precisato il Dirigente del settore Attività Produttive Gaetano Silverii -, provvedimento che rappresenta la traduzione di una sentenza del Tar: il fabbricato doveva comunque essere demolito e ricostruito, la licenza era un atto dovuto. Il Comune inizialmente aveva rifiutato la licenza perché si prevedeva l’ampliamento della superficie da edificare per 127 metri quadrati in più, ma la licenza dopo la sentenza del Tar andava data”.
Appelli o non appelli, quanto più si temeva è stato eseguito e anche se le polemiche continuano, ormai il cerchio sembra aver trovato la sua quadratura.

Monica Coletti