L’iniziativa è rivolta ai tanti ragazzi che, in occasione dell’estate, prendono a lavorare presso gli stabilimenti balneari, i bar e i ristoranti del lungomare e non, scendendo al compromesso del lavoro nero o non regolarizzato per mettere qualche soldo in tasca. Spesso e volentieri chi offre il posto di lavoro non si fa scrupoli nel gettare alle ortiche le normative contrattuali e di sicurezza e le conseguenze negative ricadono unicamente sui giovani lavoratori; contro questa tendenza nasce questo sportello della So.Ha. “Vogliamo rendere i giovani consapevoli che, anche in ambito lavorativo, hanno dei diritti che devono essere rivendicati”, ha dichiarato in conferenza stampa Roberto Ambrosini del direttivo dell’associazione, proseguendo: “questo servizio nasce per offrire una risposta concreta ai nostri coetanei e per offrire un presidio costante sul territorio”.
Lo sportello è attivo ogni lunedì e giovedì dalle 17:30 alle 19:30 presso la sede di viale Kennedy 101. Ogni settimana saranno presenti i sindacalisti della Cgil e della Uil, disponibili a fornire gratuitamente ogni tipo di informazione su paga base, pagamento straordinari, periodi di malattia, limite massimo di ore lavorative, TFR, ferie non godute, indennità di disoccupazione, infortunio e maternità, e quant’altro riguardi i diritti del lavoratore, dai quali gli stagionali e gli atipici non sono assolutamente esclusi.
Entusiasta Maurizio Sacchetta, segretario regionale per Uil-Cpo, che ha dichiarato: “Abbiamo recentemente firmato tre contratti nazionali per la tutela del lavoro a ‘somministrazione’, ma ancora molto da fare c’è per allargare la tutela dei giovani lavoratori; grazie a questa iniziativa potremmo riapprocciarci ad un mondo dal quale avevamo perso un po’ contatto, fornendo assistenza, consulenza, informazione e conoscenza, laddove spesso molte cose non si conoscono e causano un ingiusto modo di approfittarsi”. Dello stesso avviso Alessandra Di Simone di Cgil: “I giovani sono spesso considerati come un anello debole del sistema essendo meno tutelati di altri; le voci che circolano sul lavoro atipico vantano una maggiore introduzione di essi nel mondo del lavoro; a questo però si contrappone una elevata diffusione del lavoro nero e grigio: quello fatto di escamotage che si giovano della mancata tutela dei giovani. Ad esempio è diffusa la pratica, laddove viene raramente fatto, di un contratto stipulato per 75 giorni lavorativi, poiché pochi sanno che per ricevere un sussidio di disoccupazione ne sono necessario 78. Noi saremo qui disponibili per evitare e debellare queste ingiustizie, coinvolgendo alla bisogna anche i nostri uffici legali”, ha concluso.
Daniele Galli