“Di fronte a noi c’è stato un muro di gomma incomprensibile, e da settembre nessuno ha risposto alla semplice domanda che chiedeva fino a quando il Comune avesse concesso al Modavi, associazione per il soccorso ai terremotati, di utilizzare lo stabile come magazzino in cui custodire gli aiuti per l’Aquila”, afferma il Partito democratico. Nessuna risposta sembrerebbe essere mai giunta, neppure quando l’emergenza-aiuti era conclusa. A marzo i consiglieri hanno dunque avviato una raccolta, in 500 hanno firmato a sostegno della loro richiesta. Una mobilitazione che alla fine, sembrava aver smosso le acque. “Una nota del Comune annunciava la chiusura del magazzino Modavi e riapertura del centro, -ricordano i consiglieri-. Siamo a fine giugno, e ovviamente l’annuncio è stato smentito dai fatti perché anziché il centro anziani, in Via Maestri del Lavoro ora ci sono le officine comunali. I cittadini dei Colli hanno diritto a qualche risposta, almeno adesso, e chiedono che lo stabile torni ad ospitare il centro sociale”.
Monica Coletti