Inps Pescara, parcheggio pronto e mai aperto

parcheggi_2Pescara. L’amministrazione vanta quotidianamente un’ottima gestione in merito a posti auto recuperati e messi a disposizione della cittadina, una sorta di salva vita quello che il centro-destra starebbe offrendo alla città di Pescara che ogni giorno fa i conti con posti auto limitati. Stando però a quanto dichiara l’altra parte della maggioranza, quella che divide dall’interno l’attuale amministrazione al comando, non sembrerebbe proprio così.  Circa 200, sarebbero invece i posti auto pronti e inutilizzati a causa di un contenzioso legale che andrebbe avanti dal 2008 tra la ditta realizzatrice, la ‘G.P. Immobiliare Europa Spa’ e il Comune di Pescara.

Questo, quanto emerso da uno dei sopralluoghi e  successive verifiche attuati dalla Commissione Grandi Infrastrutture e Mobilità, presieduta da Adele Caroli, al quale ha preso parte anche il dott. Gaetano Silveri, responsabile del Suap. La società iniziò a costruire nel 2002 una struttura in via Bologna, nei pressi dell’Inps e del palazzo Quadrifoglio, comprensiva di due piani sotterranei da dedicare ai parcheggi, un piano terra commerciale e un lastrico solare. Proprio quest’ultimo però avrebbe fatto bloccare l’apertura della struttura da parte dell’impresa, che, in corso d’opera, chiese una modifica del progetto originariamente approvato dall’amministrazione, affinché anche la copertura della struttura potesse essere adibita a parcheggio. L’amministrazione comunale, andando incontro anche a un esposto dei cittadini contrari alla modifica del progetto, negò la richiesta della società. La ditta non si diede pervinto e, nel 2008 fece ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo regionale rigettò il ricorso, confermando quanto sostenuto dal Comune e dai cittadini. A tutt’oggi però ancora burocrazia, pratica legale nelle mani del Consiglio di Stato, al quale la ditta realizzatrice della struttura ha ripresentato il ricorso. Struttura completata, due anni sono ormai trascorsi e la città purtroppo non può ancora usufruirne. La commissione Grandi Infrastrutture riporta alla luce il problema e si auspica solo la velocizzazione dell’Iter che da troppo tempo starebbe solo privando i cittadini di uno spazio in più.

Monica Coletti

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