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Pescara, il Pd inaugura la Strada-pendolo

Pescara. Scende in strada il Pd, per l’esattezza sulla cosiddetta Strada-pendolo, di prossima inaugurazione da parte dell’Amministrazione Albore-Mascia (si ventila lo slittamento al 26 giugno). Ma il Pd brucia le tappe e taglia per primo il nastro, spiegando alla stampa i motivi.
“Siamo molto soddisfatti di questa opera, avendo come amministrazione di centrosinistra realizzato il progetto definitivo, esecutivo, il relativo finanziamento, la gara d’appalto e i successivi lavori di realizzazione”, esordisce Moreno Di Pietrantonio, capogruppo Pd nell’assise comunale. Un’opera, quindi, che il Partito democratico sente nata e covata in seno proprio, e che oggi va ad inaugurare prima che l’attuale amministrazione la apra al traffico raccogliendone i meriti: “con questa manifestazione vogliamo dimostrare l’impegno che il gruppo PD ha profuso per la città; siamo inoltre contenti che questa amministrazione abbia proseguito e portato a termine il nostro lavoro: il risultato è qualcosa di buono per la città, al di là dei colori politici”, prosegue Di Pietrantonio.
Un nastro tricolore, sottile ma ben significativo, davanti alla scritta cubitale ‘Pescara’, stile Hollywood installata davanti alla sede della GTM: a tagliarlo Di Pietrantonio con il collega conigliere Enzo Del Vecchio, la consigliera regionale Marinella Sclocco, il segretario Pd per Pescara Stefano Casciano e Giacomo Cuzzi, capogruppo Pd per la circoscrizione Porta Nuova. L’opera andrà indubbiamente a migliorare la viabilità di una intera, grande zona della città: dall’ospedale, attraversando l’ex quartiere 3 di Rancitelli  con la destinazione finale progettata fino a sud del tribunale, attraversando San Donato. Ma l’ultima parte dei lavori è ancora senza avvio: la Strada-pendolo si interrompe sulla Tiburtina, accanto all’Istituto Manthonè, poi ciò che rimane di un muro sbarra la strada e dietro di questo 180 metri di terreno sul quale la strada dovrebbe proseguire per permettere il collegamento con il secondo tratto. “La nostra manifestazione è mirata anche a stimolare nell’amministrazione l’enorme sforzo necessario a far proseguire i lavori, perché si corre il rischio di sprecare tutto il lavoro fatto finora per 180 miseri metri”, incalza l’ex assessore Di Pietrantonio.
Enzo Del Vecchio, invece, sottolinea un inghippo legato al finanziamento (1milione e 400mila euro necessari) di questo secondo tratto: “Manca la volontà politica per il completamento della strada, il quale è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche ma legato a dei fondi vincolati, che necessitano della firma di una istituzione superiore per essere sbloccati: cosa praticamente impossibile in questi tempi di ristrettezza”. Una nota del Pd spiega che dai lavori per il primo tratto sono avanzati 700mila euro: “ne servirebbero solo altri 700mila, cifra più che abbordabile per il Comune”, evidenzia Di Pietrantonio.
Guardano invece il lato positivo di quanto realizzato Marinella Sclocco e Giacomo Cuzzi, ma non si risparmiano un richiamo al maggior riguardo per la zona attraversata dal riqualificato tratto viario. La consigliera regionale, nonché abitante della zona ha affermato: “ va bene fare, ed è stato fatto, ma ora bisogna anche curare, seguire e vigilare, non solo fare e poi abbandonare”. Il consigliere di circoscrizione invece ha dichiarato: “L’opera migliorerà la viabilità ma soprattutto la vivibilità di questo quartiere, che vedrà un aumento della propria qualità di vita e godrà di maggior sicurezza”, oltre a snellire il traffico automobilistico, evitando a centinaia di automobilisti il passaggio in varie traverse di Via Aterno e Via Sacco per spostarsi da nord-ovest verso l’ospedale e viceversa, il tratto viario di un chilometro è fornito di un sistema video di sicurezza posizionato nelle tre rotonde presenti, illuminazione a giorno, panchine, fontane, verde pubblico e pista ciclabile per tutta la lunghezza del tratto stradale. “La riqualificazione di Pescara non passa solo per le zone centrali, ma anche e soprattutto per quelle zone che il sindaco ha definito come Bronx”, conclude polemico Cuzzi.
E in attesa delle inevitabili reazioni della giunta alla pre-inaugurazione, Di Pietrantonio rilancia un altro intervento legato alla zona: “la realizzazione della riqualificazione del secondo lotto di Via Tiburtina, da Via Stradonetto alla ferrovia, circa 1,2 chilometri: un’altra opera di completamento che tuttora non è stata appaltata, l’importo per la gara è di circa 1milione di euro ma a tutt’oggi non è stato ancora fatto nulla”.