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Pescara, consiglio comunale Strada Parco: niente è deciso

Pescara. Consiglio aperto questo pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Pescara. Un tema rovente sotto accusa, sala gremita per protestare ardentemente contro la realizzazione della filovia sulla Strada Parco. Tutto è pronto, gli unici a non esserlo sembrerebbero però i cittadini, residenti e non sono lì urlando a gran voce contro una politica che sembra non capire cosa porterebbe un cambio di scena come questo. Loro si sono appellati all’articolo 28 del regolamento comunale e una soluzione sembrano volersela trovare da soli.

Per fare un breve riepilogo, la cosiddetta filovia, o come molt.i la chiamano, la metropolitana di superficie dovrebbe estendersi per 5,4 km nel tratto verde, insistendo quindi sul territorio di Pescara e Montesilvano, per un totale di 8 km e mezzo. 31 mln di euro per questo mega progetto che dovrebbe far fronte alla questione traffico e caos che attanaglia ogni giorno il bacino metropolitano, riducendo quindi di gran lunga le 120mila auto che affollano quotidianamente la città. Un accordo tra Regione, Ministero dei trasporti e GTM, l’azienda incaricata della gestione. Cittadini però inviperiti, loro che non possono permettere di sottacere su un “ecomostro” di 18 metri di lunghezza che riporterebbe solo la città indietro di mezzo secolo, ai tempi in cui a dividere Pescara in due era la ferrovia. Ed è per questo che i cittadini stessi si sono fatti promotori di una mozione presentata in consiglio dove indicano un percorso alternativo per il mezzo.
Maggioranza ed opposizione oggi quindi sono state lì ad ascoltare e a darsi battaglia sul progetto, già partito per l’area di Montesilvano, ed in partenza per Pescara. Ma la vera battaglia l’hanno combattuta loro, tutti quei cittadini che hanno affollato la sala del Consiglio. Uno scontro all’ultimo sangue si direbbe, soprattutto vista la vivacità che ha accompagnata la seduta per le oltre 3 ore di durata. Una seduta a cui sembra non aver retto neanche il Presidente Licio Di Biase, costretto ad abdicare lo scettro al consigliere del Pd, Roberto De Camillis, dopo aver persino interrotto e ripreso l’incontro. Nulla da fare i cittadini non si sono lasciati volare la mosca sotto il naso, a scatenarne le ire sono state le dichiarazioni dei consiglieri di Pescara Futura Masci e Di Marco. Masci, ha sconvolto l’aula quando ha dichiarato di parlare a nome di Pescara, e loro non hanno atteso mezzo secondo per rispondere che Pescara era lì, la Pescara che ama la sua strada Parco, un accessorio della città che negli anni ne è diventato tratto distintivo. A difesa dei cittadini i consiglieri D’Angelo, Acerbo, di Pietrantonio, Del Vechhio e persino la spaccata maggioranza dei Catoniani capitanata dalla consigliera Caroli. Gli oppositori chiedono interventi che mirino all’istituzione di un progetto studiato secondo il rispetto di un piano di fattibilità, dove il percorso vada modificato e dove ci si renda conto che spendere un enorme quantitativo di risorse come questo per un investimento che potrebbe rivelarsi errato al 100% non avrebbe senso.
A parlare in consiglio è stato poi il Presidente dell’Associazione Strada Parco, Mario Sorgentone che in un primo momento si è complimentato con le tre mamme e nonne, le signore Vallì, sofia e Saveria, che da 5 giorni sono senza cibo per protesta. Loro, che non vivono sulla strada Parco, ma difendono questo spazio per figli, disabili e nipoti. Sorgentone, ha poi ha illustrato la reale alternativa per la filovia. “I problemi, – dice il Presidene . svanirebbero se si scegliesse di dislocare la filovia  sulla nuova direttrice via Vestina, Via Verrotti, via Caravaggio, via Ferrari, nuovo ponte Camuzzi , via Tiburtina, aeroporto, un percorso per un totale di 25 km che servirebbe tutta la città e non solo il bacino centrale, facendo quadrare il cerchio senza portare alcun problema per la città”.
Ma a dire no alla proposta sarebbe innanzitutto la GTM, rappresentata in consiglio dall’Architetto Trisi, che in maniera insindacabile parla chiaramente di un finanziamento legato al percorso che verrebbe meno variandone la tratta.
Polemiche a parte e urla di rito, hanno per il momento portato alla sospensione della seduta, generando il momentaneo nulla di fatto. Cittadini pronti a dare battaglia  di nuovo, trascurando però forse la partenza già pienamente accolta dall’altra amministrazione coinvolta dal progetto, il comune di Montesilvano.

Monica Coletti