Pescara. “Rumorosa” protesta dei lavoratori dell’azienda speciale Maiella e Morrone, stamani, davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara, per chiedere certezze sulle sorti dell’azienda e dei 63 dipendenti, senza stipendio da undici mesi. Alcune decine i manifestanti presenti, che si sono fatti sentire tra cori, striscioni e cartelloni.
Mentre all’esterno dell’edificio era in corso la protesta, negli uffici si è svolto un incontro convocato dal governatore, Luciano D’Alfonso, cui hanno preso parte, oltre al presidente della Giunta, gli assessori regionali Marinella Sclocco e Donato Di Matteo, l’amministratore unico e il legale dell’azienda e il presidente della Conferenza dei Sindaci.
“Abbiamo bisogno di garanzie – dicono i lavoratori – vogliamo sapere con certezza quale sarà il futuro dell’azienda perché se rimane aperta non si può andare avanti così. La situazione che si è venuta a creare è dovuta a responsabilità molteplici di chi doveva fare e non ha fatto, di chi doveva intervenire e non è intervenuto”.
Dopo aver occupato per una settimana il Comune di Manoppello, oggi i dipendenti dell’azienda si sposteranno nel Municipio di Abbateggio, per il doppio ruolo ricoperto dal sindaco, Antonio Di Marco, che è anche presidente della Provincia di Pescara.
Protesta sotto il palazzo della regione Abruzzo di Viale Bovio questa mattina per i dipendenti dell’Azienda Majella Morrone. Ancora una volta i dipendenti vengono mandati a casa con una serie di promesse e tanta speranza. “È assurdo” commenta Domenico Pettinari che si sta interessando da tempo della vicenda “ che dopo il salvataggio di Abruzzo Engeneering dell’ Aeroporto d’Abruzzo dell’Isa con stanziamenti di milioni di euro si lascino i dipendenti della Majella Morrone senza nemmeno un euro per acquistare i beni di prima necessità. Non riusciamo a concepire la teoria dei figli e figliastri” continua Pettinari “Questo stato di fatto per i dipendenti è tutta responsabilità di una politica assente, che ha visto nelle realtà come Majella Morrone solo un bacino di voti, lasciando poi le persone in mezzo ad una strada. La Regione veloce” conclude Pettinati “ prima ancora dei ponti del mare e degli eventi per promuovere l’ immagine del Abruzzo Expò pensi a garantire la sopravvivenza dei propri cittadini. Mi unisco al coro dei dipendenti BASTA Promesse”.
Equitalia, anche a seguito del pressing istituzionale della Regione, ha concesso velocemente la rateizzazione di alcune cartelle esattoriali che gravavano sull’Azienda speciale Maiella Morrone per un ammontare pari a circa 252 mila euro ora spalmati su 120 rate.
Circostanza, quest’ultima, che ha consentito di liquidare ad oggi una mensilità ai 65 lavoratori dell’Azienda speciale che assicura servizi sociali in 16 Comuni della provincia di Pescara ed i cui lavoratori non percepiscono stipendi da circa 10 mesi.
La notizia di questa prima boccata d’ossigeno per i lavoratori e le loro famiglie è stata confermata dall’assessore ai Servizi sociali, Marinella Sclocco, in apertura della riunione convocata, questa mattina, in Regione, a Pescara, per fare chiarezza sulla situazione debitoria dell’Azienda e sugli adempimenti necessari per sbloccare l’erogazione degli stipendi. Nel corso dell’incontro, presieduto dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ed al quale hanno partecipato, tra gli altri, il Commissario dell’Azienda speciale Maiella, è stato chiarito che, dopo i circa 82 mila euro liberati attraverso la rateizzazione e già erogati per far fronte al pagamento di una mensilità, restano da rateizzare ulteriori debiti con Equitalia.
Il presidente D’Alfonso, dal canto suo, confida, sulla collaborazione di tutte le amministrazioni comunali interessate che hanno ricevuto servizi e sulla loro capacità di fare chiarezza nei propri bilanci al fine di garantire quanto dovuto e consentire, al tempo stesso, al Commissario di presentare una istanza di rateizzazione credibile e chiara. Si tratta di una partita complessa che vede, infatti, coinvolti in prima linea i 16 Comuni della Val Pescara che beneficiano dai servizi dell’Azienda Maiella-Morrone, gran parte dei quali si è impegnata, nei giorni scorsi, a pagare tutte le competenze fino al bimestre settembre-ottobre. E’ stato calcolato che per far fronte al pagamento degli stipendi, al netto dei contributi previdenziali e di altre voci, occorrerà reperire risorse per almeno 350 mila euro. Dalla Regione, a tal proposito, arriveranno nei prossimi giorni circa 210 mila euro. Dai 16 Comuni dovrebbero essere recuperati circa 179 mila euro per la sola annualità 2015.
Al momento, ci sarebbe, quindi, disponibilità di risorse per pagare sei mensilità pari a 254 mila euro. Intanto, è stata fissata per le ore 15.00 di lunedì 9, a Pescara, presso la se della Regione, in viale Bovio, un’ulteriore riunione per fare il punto sulla vicenda dell’azienda speciale Maiella Morrone. Un appuntamento per il quale i Comuni sono stati invitati a presentare un piano di rateizzazione credibile rispetto ai debiti pregressi che rientrano nella maxi rata da circa 1 milione 200 mila euro dovuta ad Equitalia.
“Il Governatore D’Alfonso ha somministrato oggi la sua aspirina per curare la polmonite dell’Azienda Maiella-Morrone, facendo sbloccare una ridicola mensilità a 65 famiglie che non percepiscono un euro da 11 mesi, pur continuando a lavorare ogni giorno. Quella somma non consentirà neanche di ripagare le spese per la benzina sostenuta dai lavoratori sino a oggi per raggiungere il proprio posto di lavoro, persone che, forse il presidente non se n’è accorto, occupano da una settimana il Municipio di Manoppello e, alcuni di essi, stanno anche facendo lo sciopero della fame. Domani in conferenza dei Capigruppo dovremo stabilire la data della seduta urgente e straordinaria del Consiglio regionale che ho chiesto di convocare sulla problematica per fare finalmente luce su una vicenda paradossale, al fine di capire perché i 16 Comuni che pure continuano a usufruire dei servizi sociali dell’azienda, continuano a non pagare indisturbati e questo senza che nulla accada sul fronte giudiziario-contabile”. È il commento del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri sugli ultimi sviluppi odierni relativi alla crisi dell’azienda Maiella-Morrone.
“Immagino la soddisfazione e la felicità dei 65 dipendenti della Maiella-Morrone, madri e padri di famiglia che oggi, a fronte di 11 mesi di collasso, si sono visti liquidare una mensilità, una somma che sicuramente consentirà loro di pagare affitto, mutui, rate, bollette e fare la spesa per il pranzo di Natale – ha detto il Capogruppo Sospiri -. Purtroppo non è così e quell’unico stipendio resterà una goccia di palliativo in un oceano di dolore. L’Azienda Maiella Morrone Spa si sovvenziona con finanziamenti pubblici e a oggi ha accantonato debiti per 3 milioni di euro nei confronti di Equitalia, Inps e Inail per le tasse mai pagate; al tempo stesso i Comuni che usufruiscono dei servizi sociali di assistenza dell’Azienda sono in forte ritardo sui pagamenti, tanto che, solo nei primi otto mesi del 2015, hanno già totalizzato un debito pari a 95mila euro. Ed è qui che c’è l’inghippo non chiarito: perché quei 16 Comuni continuano a non pagare per servizi di cui hanno e stanno usufruendo? Lo scorso 31 marzo il Presidente D’Alfonso, incontrando i dipendenti, aveva assicurato un finanziamento immediato di 300mila euro per il pagamento di alcune mensilità, una somma chiaramente irrisoria e che comunque non ha potuto utilizzare visti i pignoramenti già pendenti sull’azienda. Oggi ci troviamo dinanzi a un paradosso, in un labirinto senza uscita, in cui i 65 lavoratori in realtà non vogliono e non possono esonerarsi dall’assicurare le proprie prestazioni necessarie ad anziani e disabili, altrimenti rischierebbero una denuncia per interruzione di pubblico servizio, ma al tempo stesso parliamo di lavoratori con una situazione economica allo stremo. Purtroppo da parte del Governatore D’Alfonso continuiamo a vedere un muro, nei suoi provvedimenti è evidente che non ha alcuna voglia di fare chiarezza, di capire perchè le municipalità non hanno pagato i servizi, o, se lo hanno fatto, come sono state usate quelle somme. Per tale ragione domani, in sede di conferenza dei Capigruppo, solleciteremo la convocazione immediata della seduta straordinaria del Consiglio regionale sul tema – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. In quella sede vogliamo sentire i numeri reali del dramma che ha investito 65 famiglie, e quali sono le prospettive per il loro futuro”.
“Se Sospiri ama tanto le aspirine può farne una scorta in farmacia. Nella vicenda dell’azienda Maiella-Morrone la Regione non somministra medicinali bensì fondi ai lavoratori che, dopo aver ricevuto una prima mensilità, tra pochissimi giorni ne avranno altre cinque”. E’ la replica del vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale, Alberto Balducci, alle dichiarazioni di Lorenzo Sospiri (FI) sull’azienda speciale del Pescarese, i cui lavoratori non percepiscono stipendio da quasi un anno a causa dei mancati pagamenti dei Comuni.
“In questa circostanza – spiega Balducci – la Regione ha trovato il bandolo della matassa e ha fatto tutto ciò che doveva. La buona notizia è che stanno finalmente per terminare le traversie dei dipendenti: dopo aver liquidato una mensilità, la Giunta D’Alfonso ha immesso in pagamento 254mila euro pari a cinque stipendi: questi fondi sono in tesoreria già da venerdì scorso, ora si tratta di attendere i pochissimi giorni necessari all’emissione dei mandati. Inoltre l’assessore Marinella Sclocco incontrerà lunedì prossimo i Comuni interessati, che sono stati invitati a presentare un piano di rateizzazione per i debiti contratti con l’Azienda. All’aspirante medico Sospiri – conclude Balducci – consiglio una tazza di camomilla: lo aiuterà a calmare i bollenti spiriti che lo portano a strumentalizzare per fini elettorali una questione tanto intricata a livello amministrativo quanto dolorosa per 65 famiglie”.