L’Aquila. ‘Le recenti elezioni circoscrizionali che si sono svolte nel capoluogo aquilano, caratterizzate da una bassa affluenza di votanti attestatasi a circa il 15% del corpo elettorale, evidenziano ancor di più il disamore e l’allontanamento degli aquilani dalla politica comunale nonché la scarsa credibilità di quest’ultima.
Ma di quale politica stiamo parlando? A partire dal 2009, anno caratterizzato dall’evento sismico che ha messo in ginocchio la nostra città, il centro sinistra, forza di governo a capo dell’amministrazione comunale, non ha saputo dare chiari indirizzi politici per superare la situazione post terremoto, per garantire una rapida quanto efficiente ricostruzione ed uno sviluppo sostenibile del nostro territorio. Né tantomeno il centro destra è stato in grado di effettuare una concreta opposizione che incalzasse l’operato di chi ha amministrato’, si legge in una nota del Meet Up beppegrillo.it L’Aquila.
‘Nello scenario rappresentato dal più grande cantiere d’Europa i cittadini aquilani si sarebbero aspettati un qualcosa di diverso da quella che è risultata essere una “mediocre” amministrazione: nessuna scelta programmatica e pluriennale è stata effettuata, solo modesti interventi, dettati più dall’ordinarietà della situazione e dalle OPCM vigenti piuttosto che una vera e propria lungimirante progettualità, oltre a continue scelte politiche più o meno “opinabili”.
L’indomani del sisma è stato caratterizzato dagli scandali dei “puntellamenti gonfiati” nonché dal cosiddetto “affaire macerie” ossia nel tentativo di affidamento diretto della gestione delle macerie alla “neonata T&P”, affare stimato in un importo di poco inferiore ai 50 milioni di euro vanificato anche per l’acquisizione degli atti da parte della Guardia di Finanza.
È seguita poi la mancata transazione sulla filovia (stimabile su circa 6-8 milioni di euro anch’essa fermata dall’acquisizione di carte da parte della Guardia di Finanza), il fallimento dell’operazione “Aeroporto dei Parchi”, la pretesa di rivitalizzare lo sviluppo turistico del Gran Sasso con un progetto faraonico e milionario senza l’acquisizione dei dovuti preventivi assensi degli organi competenti, questione peraltro che sta mettendo a rischio la prossima stagione sciistica.
L’inquinamento dei fiumi con il fenomeno riscontrato della salmonella, i ritardi sulla ricostruzione delle frazioni, del centro storico di L’Aquila (ad eccezione degli edifici che hanno beneficiato dei contributi della Soprintendenza), dell’edilizia scolastica e di quella pubblica residenziale sono elementi chiari e inconfutabili che caratterizzano l’operato di questa classe politica.
Il tutto accompagnato dalle contrastanti vicende delle modalità di pagamento dei consumi nei progetti CASE e MAP, da una perenne richiesta di personale (iniziata dal concorsone del RIPAM, proseguita con l’operazione Abruzzo Engineering, con le assunzioni di ulteriori collaboratori presso l’URSA e per ultimo con l’attuale vicenda dei precari del settore ricostruzione senza i quali l’attività risulterebbe essere paralizzata) e inoltre, da un susseguirsi di inchieste giudiziarie e avvisi di garanzia su esponenti della giunta comunale, sui dirigenti e per ultimo sul segretario comunale; tutte vicende intervallate dalla sentenza della Corte dei Conti che ha visto condannare il primo cittadino’, si insiste nella nota.
‘Da qualche decina di giorni, tanto per rimanere in tema, gli aquilani registrano alcune inquietanti affermazioni del signor sindaco che riferisce ‘di strane voci che girano dal 17 di settembre e che vedrebbero attribuirgli un avviso di garanzia che dovrebbe essere a lui notificato’. Ci piacerebbe sapere chi diffonde queste ‘voci’ e perché il diretto interessato, venutone a conoscenza, non provveda allo scopo di tutelare la sua persona, a querelare coloro che portano avanti tali pretestuose dicerie.
Allo stesso tempo è lecito anche chiedersi se tali congetture non si dimostrino tali, registrando in un prossimo futuro quanto asserito dal primo cittadino, ossia la notifica di un avviso di garanzia. In tal caso sarebbe palese l’esistenza di informazioni che invece dovrebbero essere coperte da segreto istruttorio e che vi sia un evidente ritardo nell’applicazione delle misure stesse.
Risulta dunque evidente che tali situazioni non sono conformi a un paese civile, ma purtroppo accadono attualmente a L’Aquila e tutto questo avviene nel più assordante silenzio nel quale le situazioni anormali sopra descritte sono all’ordine del giorno e nessuno interviene o ne prende atto con le dovute conseguenze’, afferma in conclusione il
Meet Up beppegrillo.it L’Aquila.