Teramo. E’ stato sottoscritto ieri, nella sede dell’Ance di Teramo, il nuovo contratto provinciale degli edili che interessa oltre 4.000 addetti e circa 800 imprese. Si tratta del terzo rinnovo negli ultimi sei anni.
Le delegazioni erano rappresentate per la parte datoriale dal presidente Ance, Vittorio Beccaceci, dal vicepresidente Ance con delega alla Relazioni Industriali Eddy Rastelli, dal Presidente della Cassa Edile, Ezio Iervelli, dal Presidente della Scuola Edile – E.F.S.E., Carlo Palumbi e dal direttore Marco Fabiocchi; per la parte sindacale il contratto è stato sottoscritto da Silvio Amicucci, segretario provinciale Fillea-Cgil, da Giancarlo De Sanctis, segretario provinciale della Filca Cisl e da Luigi Di Donato, segretario provinciale Feneal Uil – Adriatica Gran Sasso.
Confermata la retribuzione territoriale ed incrementata l’indennità di mensa per un importo complessivo di circa 37 euro mensili per l’operaio specializzato.
“Abbiamo lavorato sei mesi, afferma il presidente Ance Beccaceci, per definire una strategia che ci consentisse di incidere sulla filiera pubblica per la spèndita delle ingenti risorse per la ricostruzione, le infrastrutture e la manutenzione del territorio; in questa fase siamo tutti consapevoli che occorre lavorare insieme per far aprire prima possibile tutti i cantieri programmati; senza lavoro sarebbe inutile parlare di regole e contratto”.
I tre Segretari Amicucci, De Sanctis e Di Donato dichiarano all’unisono che “l’istituzione dell’Osservatorio per gli appalti pubblici e privati presso la Cassa Edile costituirà uno strumento per lavorare con le Istituzioni al fine di controllare la programmazione e la effettiva cantierizzazione delle opere nel pieno rispetto della legalità e della sicurezza. In tal senso verranno intraprese iniziative sin dalle prossime settimane anche con l’ausilio dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale la cui attività verrà coordinata, in virtù delle previsioni contattuali, con quella degli Enti bilaterali. Altro tema sviluppato nell’intesa è la contrattazione d’anticipo con la quale verranno aperti i tavoli di concertazione per gli applti pubblici di importo superiore ad 1,5 milioni di euro”.
“Esprimiamo soddisfazione”, sostengono i Presidenti Iervelli e Palumbi, “per la centralità di Cassa e Scuola Edile nel programma delle Parti Sociali; verranno infatti incrementati i servizi gratuiti di assistenza sui cantieri, anche in tema di sicurezza, e verranno ampliati i collegamenti informativi con gli Enti locali ed i Consulenti del lavoro, operatori fondamentali per il settore. Attività che si aggiungono alle prestazioni ed assistenze sanitarie per centinaia di migliaia di euro erogate ai lavoratori, alla fornitura degli indumenti di lavoro ed all’impegno sul Durc”.
“È il primo contratto di settore concluso in Abruzzo”, precisa il Vice Presidente Ance Eddy Rastelli, “sottoscritto perchè vi è una diffusa consapevolezza che l’edilizia è profondamente cambiata negli ultimi 10 anni per la lunghissima crisi economica e per la rapida evoluzione delle leggi, delle tecniche costruttive e dei materiali; per chi è faticosamente rimasto sul mercato è improcrastinabile un rilancio immediato del settore con l’apertura di tutti i cantieri finanziati”.
Il contratto degli edili è stato firmato proprio quando sono in via di definizione i Piani di Ricostruzione del cratere sismico teramano che stimano in 400 milioni il relativo impegno finanziario, cioè quasi 20 volte le risorse in opere pubbliche che vengono spese in un anno in provincia di Teramo.
La Ricostruzione ha offerto alle Parti Sociali l’occasione per invocare la definizione della nuova legge urbanistica regionale, una normativa a sostegno degli edifici a basso impatto ambientale e una specifica sulla rigenerazione urbana che faciliti la sostituzione ed il recupero edilizio.