Febbo: ‘L’arroganza di D’Alfonso & Paolucci si abbatte sulla Ginecologia di Ortona’

Ortona. “Come sempre il Pd non perde l’occasione per distinguersi in arroganza e presunzione ma in questa circostanza Luciano D’Alfonso (nella duplice veste di Presidente e Commissario ad acta in materia di Sanità) e l’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci hanno superato loro stessi!!! Non solo non rispettano la sentenza del Tar di Pescara dello scorso 24 settembre che ordinava la riapertura del reparto di Ginecologia di Ortona ma in questi giorni hanno partorito dei documenti che grida vendetta”.

Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo che spiega: “Con il Decreto n.92 del 28 settembre 2015, Luciano D’Alfonso decreta di: confermare demandata ai Direttori delle Asl i provvedimenti relativi alla riorganizzazione dei punti nascita; considerare ad essa connessa anche i provvedimenti con i quali i Direttori delle ASL riordinano le attività di Ginecologia e di Pediatria; trasmettere il suddetto atto ai Direttori delle Asl.

Il Direttore della Asl di Chieti, Dr. Pasquale Flacco, non appena ricevuto il suddetto Decreto, in piena sudditanza psicologica, firma la Delibera 424 del 30 settembre 2015 con cui riafferma la validità e l’efficacia della soppressione del reparto di Ginecologia di Ortona che invece il Tar di Pescara aveva ordinato di riaprire.

“Sono esterrefatto – dichiara Febbo – allibito e schifato per la totale mancanza di rispetto della Giustizia di cui si sono macchiate le persone che i cittadini abruzzesi hanno chiamato a rappresentare le istituzioni regionali. Non ci saremmo mai aspettati una simile dimostrazione di arroganza e presunzione ma questi “signori” sono abituati a farci ricredere, purtroppo sempre in negativo! Alla luce di ciò gradirei che Camillo D’Alessandro, già spogliato del ruolo di Sottosegretario, si rendesse conto di chi rappresenti il reale pericolo per la Città di Ortona. Anziché difendere l’indifendibile sul dragaggio del Porto – conclude Febbo – pensasse a difendere la città ortonese dai suoi stessi “compagni” di partito!!! Io al confronto pubblico di martedì ci sarò, ora sfidasse il suo compagno Paolucci! O devo considerarlo loro complice in un disegno così penalizzante e umiliante??? Chiaramente il Sindaco D’Ottavio è su “Chi l’ha visto?”.

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