Ortona. Un’interpellanza per chiedere al Presidente D’Alfonso una serie di chiarimenti sulla vicenda che riguarda la costruzione del deposito di Gpl nel porto di Ortona.
A tenere acceso l’interesse sul progetto è il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che si chiede “se siano stati redatti tutti gli elaborati e gli studi ai sensi del DPR 5 ottobre 2010; se il progetto e lo studio preliminare ambientale siano stati pubblicati sul sito web della Regione Abruzzo in modo corretto e nei tempi giusti oppure se sono stati sostituiti durante le pubblicazioni per renderli accessibili”. Mauro Febbo pone l’accento anche sul cumulo con le altre attività presenti, “se queste siano compatibili con il deposito di Gpl e a quali condizioni di sicurezza. Considerato che l’impianto dovrebbe sorgere in una zona costiera ad alta densità demografica – sottolinea il Consigliere regionale di Forza Italia – la Regione ha valutato il rischio di incidenti che potrebbero causare pericoli proprio connessi con le altre attività presenti nel molo nord? Inoltre, sono state valutate le conseguenze in termini di inquinamento acustico ed atmosferico che verranno prodotti da 110 – 120 passaggi giornalieri (andata e ritorno) di autocisterne di grandi dimensioni, distribuiti nelle 8 ore lavorative giornaliere che andrebbero a sviluppare 15 passaggi ogni ora e quindi un passaggio ogni 4 minuti?
Il Comitato Via avrebbe dovuto valutare, per prassi consolidata, le osservazioni pervenute “fuori termine” visto e considerato che il Codice dell’ambiente, nel testo in vigore, non disciplina i termini di presentazione delle osservazioni in modo perentorio. Vorremmo sapere se è stato chiesto il parere sia del Commissario la perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, De Dominicis, visto e considerato che i progetti ricadenti in aree protette vanno sottoposti a Via, sia del Consiglio Comunale di Ortona che ha provveduto a deliberare una proposta di perimetrazione. Infine per quanto riguarda la costruzione della banchina da concedere alla Società da realizzarsi in conformità con il Piano Regolatore Portuale vigente mi chiedo se questa sia compatibile con l’attività di dragaggio del porto e con l’attività del deposito di Gpl in oggetto; quali sono le condizioni tecniche previste affinché le due attività possano essere svolte in totale sicurezza? Se, qualora il materiale del dragaggio destinato a tumulare i serbatoi fosse inquinato – conclude Febbo – sono stati previsti fondi pubblici per l’ampliamento della banchina da concedere alla Società privata? Mi auguro che il presidente D’Alfonso faccia luce su questi aspetti tenendo conto del forte impatto che il progetto avrà su un’intera comunità”.