Lanciano. “Il Laboratorio Politico del centrodestra e della destra lancianese è patrimonio comune, per questo il coordinamento lancianese di FidAn guidato da Mastrocola, Giovannelli e Basillischi – pur impegnati nella costruzione della forza politica del Presidente Meloni anche a Lanciano – sta dedicando tempo e impegno a far in modo che Lanciano possa voltare pagina tra meno di un anno, con l’aiuto e la condivisione più totale da parte di tutti coloro che ci vogliono stare”.
Così in una nota Antonio Tavani, coordinatore provinciale FdiAn Chieti, che aggiunge: “In questo senso vanno letti riunioni e incontri che da tempo stanno vedendo al tavolo man mano un numero maggiore di componenti, sia forze politiche sia movimenti civici, che partendo dalla negativa esperienza 2011 e soprattutto dalla peggiore amministrazione comunale lancianese, quella in carica, vogliono tornare a scrivere le pagine politiche e amministrive che Lanciano merita. Nessuno si senta escluso da questo processo che partendo da un progetto politico condiviso e partecipato potrebbe portare nel giro di pochi mesi anche all’individuazione di un candidato unitario autorevole sul quale far confluire impegno e voti di un’ampia coalizione. FdiAn non si sottrarrà tuttavia a priori da percorsi moderni, e nuovi al centrodestra, come le primarie, che sono scritte nello statuto del partito di Giorgia Meloni, ma ovviamente l’obiettivo è tornare al governo della città frentana, e con il grande movimento riorganizzativo (tesseramenti, congressi, classe dirigente) che sta attraversando quasi tutti i partiti del centrodestra, affrontare le primarie è difficile e comunque sarebbe possibile solo ed esclusivamente con regole certe, condivise e chiare, scritte a Lanciano. La centralizzazione delle direttive e delle scelte politiche, spesso trasferite a Roma dalla sede locale, non ha portato fortuna nelle ultime competizioni, e FdiAn pone nuovamente al centro dell’agenda la costruzione dal basso, in loco, di progetti e candidature che devono avere il pregio e la forza di una grande condivisione, senza veti e senza diktat”.
“Chi ha sbagliato – conclude Tavani – si ponga difronte alle proprie responsabilità, lasciando campo e possibilità a chi non vuole morire renziano, e soprattutto cominci ad assumere un atteggiamento politico coerente tanto in Abruzzo quanto a Roma quanto ancora a Bruxelles. Chieti, Lanciano e Vasto saranno banchi di prova straordinari per capire se il centrodestra esiste, e vuole terminare la fase negativa caratterizzata da ingerenze e veti provinciali e nazionali che ne hanno scalfito voti, credibilità e progetto politico”.