Il consigliere Del Vecchio ha spiegato che la vicenda risale al ‘95, durante l’amministrazione Pace, con la sottoscrizione di un accordo di programma per l’edificazione dei palazzi regionali. “Il mese successivo dello stesso anno ci fu una delibera di ratificazione” continua Del Vecchio, “ma pochi giorni dopo, con un decreto, la situazione viene riapprovata. Poi più nulla fino al 2003 quando con una delibera la giunta regionale dava mandato alla Direzione Programmazione, Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali di definire il programma complesso dell’intervento, raccordandosi con il Comune e la Provincia di Pescara”.
Durante la Conferenza di servizi del 2005, tenutasi tra rappresentanti della Regione, del Comune e dell’ENAC fu assunto uno studio urbanistico e architettonico dell’area, che portò alla conclusione che la zona consentiva la “necessaria autonomia e flessibilità progettuale alla regione.”
Nel 2009, però, l’ENAC blocca il progetto con una circolare per la mancanza del “piano dei rischi aeroportuali”. “Tuttavia” precisa ancora Del Vecchio “il centrosinistra realizzò comunque un’ipotesi di intervento edilizio all’interno di una parte del PP7 (via Tiburtina, via Lago di Campotosto) che ricomprende più ambiti territoriali e che prevede altri due ambiti che risultano essere fuori dal perimetro dell’area di rischio eaeroportuale”.
Il Pd chiede, dunque, alla classe politica regionale di riaprire la questione della realizzazione degli edifici regionali, disponendo da una parte delle risorse economiche provenienti da cespiti immobiliari propri e, dall’altra, perseguendo un risparmio nella spesa corrente destinata agli affitti.
Con l’occasione, il Pd invita, inoltre, l’amministrazione comunale ad attivare ogni iniziativa che consenta di rendere confacente, alle esigenze della Regione Abruzzo, gli ambiti del piano particolareggiato PP7 idonei ad ospitare la sede degli uffici regionali a Pescara.
La replica dell’assessore Antonelli. “Non accettiamo lezioni di buongoverno da quel Pd che in sei anni non è stato in grado di redigere un solo Piano particolareggiato per garantire lo sviluppo di Pescara, che in sei anni ha portato avanti una delibera relativa alla costruzione dei Palazzi della Regione che suscita forti perplessità in termini di trasparenza e linearità, un Pd che soprattutto non si è preoccupato di ottemperare all’obbligo di legge che imponeva già dal 2008 la redazione del Piano del rischio aeroportuale, che ha momentaneamente bloccato la realizzazione del PalaRegione. Un Pd che solo oggi si preoccupa di dare a Pescara quelle strutture che sarà ora il nuovo governo cittadino di centro-destra a realizzare con celerità e tempestività”. E’ il commento dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Pescara Marcello Antonelli all’odierna conferenza stampa del Pd sul PalaRegione.
“Nel 2003 – ha ricordato l’assessore Antonelli – la passata giunta Pace ha lasciato al centro-sinistra un enorme patrimonio di idee e progetti per lo sviluppo della città, primo fra tutti i Piani particolareggiati. Dopo sei anni nulla è cambiato: nessun Piano particolareggiato è stato redatto, nessun passo in avanti è stato realizzato, e in compenso la città è rimasta bloccata, paralizzata, perdendo sei anni preziosi. Il passato governo di centro-sinistra si è perso dietro progetti assurdi e irrealizzabili. E’ successo per le aree di risulta, è successo per la realizzazione dei Palazzi della Regione, un progetto sul quale invito il Pd ad astenersi da qualunque considerazione, visto che in sei anni ha prodotto solo una delibera che non rappresenta un modello di trasparenza, linearità e correttezza, una delibera anzi che a parere degli stessi uffici tecnici è sempre stata estremamente deficitaria nei contenuti e non ha prodotto alcun effetto sul territorio. Oggi il Pd non è più un gruppo credibile e non possiamo accettare lezioni da coloro che in sei anni di governo della città non sono stati in grado di redigere quel Pp7 che ci avrebbe consentito di realizzare in modo celere e trasparente i nuovi edifici della Regione, un Piano che ora il centro-destra sta già redigendo individuando le nuove superfici da destinare agli uffici regionali. Si preoccupasse piuttosto il Pd di spiegare alla città perché dal 2008 ha tenuto chiuse in un cassetto quelle note con le quali il Ministero obbligava il Comune a elaborare e presentare il Piano del rischio aeroportuale, un obbligo di legge al quale la nuova amministrazione comunale di centro-destra si sta attenendo scrupolosamente, nonostante i mugugni e i mal di pancia dello stesso centro-sinistra. La nuova sede della Regione Abruzzo a Pescara si farà all’interno del nuovo Pp7, la dislocazione degli edifici verrà semplicemente spostata in aree adeguate, rispettando le leggi dello Stato e le regole della trasparenza delle procedure”.