L’Aquila. ‘Il cattivo governo della città richiede un’immediata mobilitazione! Basta con le sterili lamentele: bisogna agire!’. Non usa mezze misure Guido Quintino Liris, Capogruppo di Forza Italia nel Comune dell’Aquila.
‘I cittadini aquilani sono vittime della “sinistra” gestione del Comune: bollette salatissime e ingiustificate colpiscono in questi giorni gli inquilini di Map e CASE. Si richiedono cifre altissime per giustificare una manutenzione molto spesso non effettuata.
In questa maniera si creano i buchi finanziari di una amministrazione, in questa maniera si legittimano i residenti di Map e CASE a non pagare: i cittadini devono essere messi nelle condizioni di pagare il giusto, in maniera proporzionata all’utilizzo che fanno delle proprie dimore e, soprattutto, dei servizi che ricevono.
Taglio erba, pulizie condominiali, ascensori, acqua comune, luce comune, caldaie: il Comune può affermare senza paura di essere smentito di fornire questi servizi?’, si chiede Liris.
‘Spesso accade il contrario: i cittadini provvedono autonomamente a prendersi carico di criticità conseguenti alla completa assenza dell’amministrazione comunale. La sinistra ha deciso di umiliare i cittadini aquilani: da anni c’è la perversa e costante volontà di addormentare le coscienze, di rispondere alle richieste di aiuto con promesse inverosimili, di illudere la popolazione con spot e proclami dal sapore spudoratamente elettoralistico, per poi, miseramente e vigliaccamente, attribuire il mancato raggiungimento degli obiettivi al capro espiatorio del momento’, continua l’esponente del centrodestra aquilano.
‘La Corte dei Conti ha già ufficializzato con la sentenza di qualche giorno fa le inadempienze e le incapacità del governo cittadino: non vogliamo si vada incontro ad ulteriori danni erariali. Invito i miei concittadini a svegliarsi dal torpore, a non piegare più la schiena, a reagire con orgoglio e dignità alle vessazioni di questa amministrazione aderendo alle forme di mobilitazione che verranno messe in atto’, conclude Liris.
La replica di Enrica De Paulis (Dirigente della Ricostruzione Pubblica e Patrimonio)
‘Dalla settimana scorsa gli assegnatari degli alloggi del PROGETTO CASE
e dei MAP stanno ricevendo i bollettini per il pagamento del canone
concessorio, così come stabilito dalla Delibera del Consiglio comunale
n. 29/2015, in attuazione delle disposizione della legge 164/2014
(art. 4, comma 8 quinquies) che, in relazione alla fine dello stato di
emergenza, stabilisce che -Tutti gli assegnatari di alloggi del
Progetto CASE e dei moduli abitativi provvisori (MAP) sono tenuti al
pagamento del canone concessorio stabilito dai comuni e a sostenere le
spese per la manutenzione ordinaria degli stessi e delle parti comuni-.
Tale canone è costituito da:
a) canone di locazione, variabile da zona a zona, ma uguale per tutti
gli assegnatari del PROGETTO CASE e MAP, che deve essere corrisposto
da tutti gli assegnatari che alla data del sisma occupavano
l?abitazione danneggiata a titolo personale di godimento, escludendo
quindi oltre ai proprietari anche i comodatari che derivano il proprio
diritto da parenti o affini entro il primo grado e i titolari di altri
diritti reali.
b) canone di compartecipazione alle spese di gestione e manutenzione
ordinaria delle parti comuni (assimilabili alle spese ?condominiali?)
che dovrà essere corrisposto da tutti gli assegnatari (anche da quelli
proprietari di case inagibili e dagli assegnatari dei MAP), come
contribuzione delle spese che il Comune deve sostenere per tutta la
gestione immobiliare, contabile ed amministrativa dell?intero
compendio, considerato che lo Stato non ha più trasferito fondi per
tali attività già dal 2014.
Si precisa che nella lettera di trasmissione dei bollettini è stato
fatto un elenco indicativo, ma non esaustivo, delle spese per le parti
comuni che il Comune deve sostenere per il PROGETTO CASE e non ha
indicato in maniera dettagliata anche tutte le spese di gestione dei
MAP in relazione alle attività di assegnazione degli immobili, dei
cambi di alloggi, delle consegne e riconsegne degli alloggi, di
riscossione degli affitti, di gestione delle opere di urbanizzazione,
dell?aggiornamento dei data base, delle utenze per l’illuminazione e
per l?irrigazione delle aree verdi, etc. etc.
Tale canone di compartecipazione alle spese comuni per gli assegnatari
dei MAP poteva essere richiesto anche sotto forma di aumento del
canone di locazione, in ragione della maggiore qualità abitativa che
offre il MAP in termini di indipendenza e autonomia, rispetto ad un
alloggio in una piastra del PROGETTO CASE.
In tal caso però i proprietari di abitazioni danneggiate, non pagando
un affitto, non avrebbero corrisposto nulla, contravvenendo ai dettami
della legge 164/2014 che stabilisce, in maniera “democratica” che
tutti gli assegnatari devono partecipare alle spese comuni.
Pertanto invitiamo anche gli assegnatari dei MAP a pagare senza
indugio i costi per le spese comuni, come contributo diretto alla mole
di spese che il comune deve sostenere per la gestione dei 5700 alloggi
totali, spese che sono e saranno coperte in parte anche con il
contributo indiretto di tutti i cittadini aquilani’, replica il Dirigente della Ricostruzione Pubblica e Patrimonio, l’Architetto Enrica De Paulis.