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Pescara, Di Carlo e i Radicali sulla fusione con Montesilvano e Spoltore: “Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica”

Pescara. “Provvederemo a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per verificare la configurazione del reato previsto dall’art. 294 del codice penale, che punisce l’attentato contro i diritti politici del cittadino” ha fatto sapere con una nota stampa Alessio Di Carlo, già candidato sindaco La Grande Pescara in merito al progetto di fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore disatteso dalle amministrazioni territoriali, sebbene avesse ottenuto oltre il 64% dei consensi dei votanti al referendum popolare dello scorso anno.

Il progetto in questione, chiamato ‘La Nuova Pescara’, venne infatti messo a referendum un anno fa, precisamente il 25 maggio del 2014 e l’afflusso alle urne sfiorò quasi il 70% dei cittadini. ‘La Nuova Pescara’, ideato e promosso da Carlo Costantini, ex consigliere regionale Idv della giunta Chiodi, venne proposto ai cittadini dei tre Comuni a pochi giorni dalle elezioni amministrative e regionali, ed oggi torna a far parlare di sé. Di Carlo chiama in causa il principio della sovranità popolare “Coloro che hanno creduto in quella iniziativa ma, più in generale, quelli che ancora credono nel principio di diritto ed in quello di sovranità popolare, non possono tollerare ulteriormente questo stato di cose”.

L’esposto alla Procura della Repubblica mira a sollecitare la realizzazione del progetto di legge che istituisce il nuovo Comune e che, di fatto, risponde al consenso espresso dalla maggioranza dei votanti. “A partire dal governatore D’Alfonso, tutti hanno preferito letteralmente ignorare l’esito del referendum. Ricordiamo che un’ampia maggioranza, maturata nell’ambito di ognuno dei Comuni interpellati ha sancito la vittoria del SI. Da quel giorno tutta la classe politica, regionale e locale, con l’unica eccezione del consigliere Mercante del M5S, si è distinta per il più totale immobilismo, nonostante la volontà espressa dagli elettori e precise prescrizioni normative che imponevano la presentazione del disegno di legge per la nascita del nuovo Comune”,

Di Carlo, sostenuto dall’associazione ‘Radicali Abruzzo’, ha annunciato di essere intenzionato ad iniziare lo sciopero della fame ad oltranza.