Chieti. “La deriva petrolifera della costa adriatica dimostra il fallimento delle azioni di tutela del territorio fino ad oggi programmate.” Esordiscono così Etelwardo Sigismondi, Portavoce regionale di Fratelli d’Italia-An, Antonio Tavani, Portavoce provinciale dello stesso partito e Marco di Michele Marisi, del Direttivo provinciale e Portavoce regionale di Gioventù Nazionale, in una lettera inviata ai Sindaci del Comuni della fascia costiera della provincia di Chieti.
“Alla base di tale fallimento – hanno spiegato – vi è la mancata condivisione dei vari attori istituzionali e delle strategie territoriali da attuare. La perimetrazione del Parco della Costa Teatina, o meglio le varie proposte di perimetrazione che si sono succedute in questi anni, ne sono la riprova. A fronte di obiettivi condivisi quali la tutela e la valorizzazione del territorio, non si è giunti, in anni di concertazione, a soluzioni unitarie. E dunque, mentre sulla costa si contrapponevano le diverse strategie di sviluppo e di tutela da programmare, le compagnie petrolifere, complici le sciagurate scelte del Governo Renzi, hanno continuato a perseguire i propri obiettivi sul nostro mare. La futura pianificazione della costa nostrana, tra le più belle dell’Adriatico – hanno proseguito gli esponenti del partito di Giorgia Meloni – non può prescindere dalla più ampia partecipazione e condivisione nelle scelte non solo di tutti gli attori pubblici, ma anche di quelli privati che da anni si impegnano per la valorizzazione e promozione delle risorse naturali di cui disponiamo. A tal proposito, Fratelli d’Italia-An, ritenendo che sia giunto il momento di mettere la parola fine alle contrapposizioni – hanno scritto nella missiva – offre alla Sua attenzione tre azioni che possono rappresentare l’asse portante per giungere, in tempi rapidi, ad una condivisa definizione del sistema di sviluppo, valorizzazione e tutela della nostra fascia costiera: attuazione del ‘Sistema delle aree protette della Costa Teatina’, previsto dalla L.R. 05/2007, mediante il collegamento funzionale della ‘Via Verde’ tra le Riserve Naturali di ‘Punta D’Erce’ a Vasto, di ‘Lecceta’ a Torino di Sangro, di ‘Grotta delle Farfalle’ nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino, di ‘Punta dell’Acquabella’ e ‘Ripari di Giobbe’ nel Comune di Ortona e la Riserva di ‘Marina di Vasto’ nel Comune di Vasto; stipula di un accordo di programma tra le Amministrazioni comunali della fascia costiera al fine di evitare la cementificazione del territorio e per la definizione, attraverso il sistema della Copianificazione Territoriale, di uno sviluppo omogeneo ed ecosostenibile della Costa Teatina con particolare riferimento alla programmazione delle infrastrutture al turismo; trasformazione del ‘Parco della Costa Teatina’ nel ‘Parco Marino della Costa Teatina’, per la protezione degli habitat, delle specie e dei luoghi, senza ulteriori impedimenti per la pesca, sulla quale vigono già norme precise, ma in grado di fermare il rischio di petrolizzazione dell’Adriatico.”
“Ci auguriamo – hanno concluso Sigismondi, Tavani e di Michele Marisi nella lettera ai Sindaci – vorrà far propria la nostra proposta, rendendosi promotore di un incontro con i Suoi colleghi Sindaci della costa”.