Chieti. “Vorrei chiarire cosa è accaduto in Consiglio Comunale nella seduta di ieri dove è passata una vergognosa deroga “ad personam” al Regolamento Comunale per l’Assegnazione di alloggi comunali all’emergenza abitativa”.
Così in una nota il capogruppo del Centro Democratico in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “In estrema sintesi la situazione è questa: dopo gli eventi che hanno coinvolto l’ex Assessore D’Agostino, la politica, anche in ragione del clamore mediatico della vicenda giudiziaria, è partita “lancia in resta”, realizzando un Regolamento Comunale per l’Assegnazione di alloggio all’emergenza abitativa con regole molto stringenti e ferree, che lasciava, de facto, la decisione esclusivamente di competenza dirigenziale. Ovvero, la Giunta non poteva più avere l’ultima parola su quei casi limite, cioè quelli urgentissimi, per evitare che ci fosse anche solo il sospetto di favorire qualcuno in danno di altri. Da quel momento l’Ufficio Politiche per la Casa guidato dall’Assessore Marrocco ha prodotto due Graduatorie provvisorie illegittime (la prima ritirata) la seconda ancora in vigore ma pur sempre illegittima che non è stata ancora ritirata. La conseguenza del lassismo e della perdita di tempo dell’Assessore Marrocco ha lasciato l’ufficio nel limbo per cui gli appartamenti non vengono assegnati da un anno e mezzo agli aventi diritto del Bando Generale ma vengono occupati abusivamente senza che l’Ufficio opporre alcuna resistenza. A distanza di un anno e mezzo, dopo tutto questo, ieri, in Consiglio Comunale è andata in scena l’ultima beffa in danno delle tante famiglie che aspettano invano anche loro una soluzione ai loro problemi. Il Centro Destra guidato da Di Primio ormai senza capo ne coda, ha presentato una deroga “ad personam” che prevede un trattamento diverso per l’assegnazione degli alloggi quando si tratti di “famiglie con sfratto esecutivo e con minori a carico” e resta valida fino al 30 giugno 2015”.
“Orbene – prosegue il capogruppo del Centro Democratico – a parte il fatto che nessuno ci ha detto quante saranno le famiglie che godranno di questo beneficio, resta comunque tassativo, come da Legge Regionale 96/96, che questo tipo di meccanismo per avere una casa per l’Emergenza Abitativa può avvenire ogni tre assegnazioni regolari secondo Graduatoria al Bando Generale o al Bando della Mobilità. Quindi, con la suddetta deroga il Dirigente, dietro avallo della politica ovvero non più della Giunta ma dell’intero Consiglio Comunale, assegnerà un alloggio bypassando le Graduatorie ma senza, però, mettere il Consiglio nelle condizioni di conoscere quanti e quali siano i casi più gravi! Un guazzabuglio a cui è ricorsa l’Amministrazione Di Primio per rimediare alla colpevole perdita di tempo e di inerzia di questo ultimo anno e mezzo che finirà con l’avere ripercussioni sempre più negative in danno alle povere famiglie. La realtà di fondo è che l’Amministrazione non riuscendo a mettere ordine nell’Ufficio Casa, dopo aver perso tanto tempo con Graduatorie sbagliate e ritirate, dopo aver perso tempo nominando più e più dirigenti, funzionari, task force, delegati ecc. ecc., ha fatto un passo indietro: ha messo fuori gioco il suo stesso Regolamento e ha riconsegnato alla politica la decisione sull’assegnazione delle case! Con tutto il rispetto per il nucleo familiare che godrà di detta deroga, mi domando: ma tutti gli altri nuclei familiari a rischio sfratto o già sfrattati “senza minori a carico” (ma, ad esempio, con disabili, anziani, ecc..) che dovranno fare? Chi li tutelerà? In base a quale criterio verrà stabilita la gravità di ogni singolo caso? Anche per ogni nucleo familiare “senza minori a carico” verrà fatta una deroga ad personam oppure no? E chi decide se una famiglia “senza minori a carico“ ha o meno diritto ad una “deroga ad personam”? Il Delegato Costa, che pare tanto essersi speso in tal senso, fornisca alla Città chiarimenti sulla vicenda e spieghi come verranno aiutate le tante famiglie “senza minori a carico” già sfrattate che aspettavano da anni una casa. Il risultato delle errate politiche abitativa portate avanti dall’Amministrazione Di Primio ha prodotto e continua a produrre solo figli e figliastri!”.
“Nonostante dirigenti, funzionari, task force, nuovi delegati ecc. ecc. – conclude El Zohbi – all’Ufficio Politiche per la Casa tutto è fermo in danno dei cittadini e le deroghe “ad personam” sono un altro abominio prodotto da questa Amministrazione che sa affrontare l’emergenza abitativa solo in modo illegittimo. Mi associo al combattivo Consigliere Bucci che ieri, nell’indifferenza generale, ha urlato richiedendo le dimissioni dell’Assessore Marrocco ed aggiungo, visti i non risultati, chiedendo a mia volta le immediate dimissioni anche del Delegato Costa”.