L’Aquila. “L’arresto dell’imprenditore Raffaele Cirillo, vicino al clan dei Casalesi e impegnato nei lavori di ricostruzione, dimostra ancora una volta che la gestione della fase post – terremoto a L’Aquila è caratterizzata da molte ombre e conferma come malaffare ed infiltrazioni mafioso – camorristiche, ampiamente evidenziate già negli arresti avvenuti nel giugno 2014, siano stati il dominus di questi anni.
Per questo è sempre più urgente e indifferibile l’Istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla fase post terremoto all’Aquila”. A dichiararlo la Cittadina al Senato del M5S Enza Blundo intervenendo in aula al Senato.
“Noi del M5S – continua La Cittadina – denunciamo da anni, sia in Parlamento che nei Meetup locali, le zone grigie, la diffusa illegalità e l’assenza di trasparenza che hanno contraddistinto l’affidamento dei lavori di ricostruzione a L’Aquila dal 2009 a oggi.
Dall’inizio della legislatura – prosegue l’esponente pentastellata – chiediamo l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta, ma il documento che dovrebbe istituirla, assegnato in sede referente alla Commissione Ambiente, non viene ancora calendarizzato, nonostante sia stato da me personalmente sollecitato già cinque volte.
Forse la classe politica locale e nazionale che ha governato in questi anni, teme l’accertamento delle sue responsabilità e ha paura di quello che potrebbe venir fuori da un’inchiesta che si affiancherebbe a quelle già importantissime della Magistratura?”
“Ho chiesto, quindi, al Presidente Pietro Grasso, secondo quanto stabilito dal Regolamento del Senato, di fissare un termine entro il quale far riferire la Commissione Ambiente all’Assemblea o, qualora questo passaggio fosse già avvenuto, far pronunciare quanto prima la Commissione Ambiente e calendarizzare in aula il provvedimento” – conclude Blundo.