Nella competizione elettorale, Di Primio sarà appoggiato, oltre che dal Pdl, da Udc, Destra, Lega e Mpa, ma è facile ipotizzare che a supporto possano nascere anche delle liste civiche. “ Sta prendendo forma una coalizione ampia” ha sottolineato nella circostanza l’assessore regionale Mauro Febbo, “ che avrà come primo obiettivo quello di ridare dignità al capoluogo”. Attorno alla figura dell’ex vicesindaco dell’era Cucullo si è creata una innegabile convergenza, anche se Umberto Di Primio non fa fughe in avanti. “ Non abbiamo già vinto, anzi sarebbe un errore crederlo” ha argomentato nella circostanza il candidato sindaco, “ ai blocchi di partenza partiamo tutti alla pari. L’approccio deve essere propositivo per una città più vivibile, più solidale, più competitiva e diventare un interlocutore forte delle politiche regionali. Il lavoro più grande, d’ora in avanti, sarà quello di sintetizzare le tante proposte per un programma concreto. Batteremo il centrosinistra con le idee e con progetti fattibili”. Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, ha fatto invece un riferimento alle recenti vicende del centrodestra teatino. “ Chieti è sempre stata considerata una città di destra” ha puntualizzato Piccone, “ dove era impensabile perdere. Oggi siamo consci della lezione ricevuta. D’altro canto se il centro sinistra a tutt’oggi ancora non conferma la candidatura del sindaco uscente vuol dire che e’ consapevole dei limiti di questa proposta”.
Centrosinistra. Sono ore decisive anche per la scelta del candidati (o dei candidati) del centrosinistra. L’Idv che ha messo in discussione la ricandidatura di Francesco Ricci, questa sera, ha in programma una riunione per definire la propria strategia. Con ogni probabilità sarà messo sul tavolo della discussione con gli altri potenziali alleati un nome alternativo al sindaco uscente. Il Pd, dal canto suo, ha già espresso la sua volontà di puntare ancora su Ricci e attende le mosse degli alleati per far quadrare il cerchio.