Chieti. È Ottavio Argenio il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per le comunali di Chieti.
“È una bella occasione per Chieti – ha spiegato la rappresentante in Regione del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi – perché è la prima volta che il Movimento 5 Stelle si presenta in città, siamo orgogliosi. Il gruppo territoriale di Chieti ha scelto Ottavio Argenio perché è la persona giusta che segue gli obiettivi del Movimento 5 Stelle. Noi crediamo che con un sindaco del M5S la città possa rinascere. Io e Pietro Smargiassi siamo in Regione e collaboriamo sempre con il Governo ed avere un sindaco sarebbe l’ideale. Il Movimento 5 Selle porta avanti le stesse battaglie a livello politico, ci stiamo battendo sulla questione dell’Ater per evitare la svendita del patrimonio pubblico. Noi abbiamo visto le amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra ed abbiamo avuto modo di vedere che è tutto uguale. Chieti merita una nuova vita. Siamo lo specchio della società buona”.
“Io sono a Chieti da 25 anni – ha detto il candidato sindaco Ottavio Argenio – vivevo in Piemonte, ho fatto le Superiori qui d ho deciso di continuarci a vivere. Mi presento per amministrare la città con il Movimento 5 Stelle che seguo da tempo. Credo che l’impegno, non solo per la campagna elettorale ma anche per il futuro, sia abbastanza gravoso. C’è una grande voglia di lavorare da parte di persone comuni. Siamo abbastanza attenti e legati alla politica. Tutti noi siamo incensurati e senza carichi penali pendenti perché riteniamo che l’onestà sia necessaria per fare politica. Penso che il Movimento 5 Stelle sia l’unica vera alternativa alla politica che ha dimostrato la sua totale inefficienza. Noi vogliamo accendere Chieti, dare un nuovo lustro alla città attraverso l’azione amministrativa, la lotta agli sprechi, la valorizzazione del patrimonio culturale, favorendo la crescita economica della città. Quindi cerchiamo di impegnarci per favorire le occasioni da lavoro. Intendiamo creare un’amministrazione che sia molto vicina ai cittadini. Siamo tutti alla prima esperienza politica è un modo per cambiare”.
Francesco Rapino