“ L’immagine di sindaco della legalità”, scrive in una nota Beccia, “ si va progressivamente frantumando con le rivelazioni dei Nas, sul caso Villa Pini, che si aggiungono alle altre quattro inchieste”. Uno degli elementi al centro della diatriba politica, infatti, nasce dalla visione dei verbali dei carabinieri dei Nas sulle indagini sulle cliniche private del gruppo Angelini. “ Nel suo ruolo di controllore pubblico” si legge ancora nella nota, “ il sindaco ha omesso di verificare il 95 per cento delle cartelle di Villa Pini, l’azienda dove lavorava la moglie. Questo è un mix di omissioni e di palese conflitto di interessi che non ha nemmeno sfiorato la coscienza di Cordoma. Dopo aver improntato una campagna elettorale sull’immagine di sindaco della legalità e della trasparenza, la realtà è che oggi Cordoma è il sindaco delle inchieste, delle mezze verità, dei conflitti d’interesse, e per di più” dice ancora Beccia, “alla guida di una giunta che ha ingessato Montesilvano, trasformandola in una città ferma, immobile, in piena crisi economica, senza che l’amministrazione sia in grado di muovere un solo dito”.