L’Aquila. “In Italia c’è ancora moltissimo da fare. Più di un terzo dicono le stime correnti della nostra economia, è economia sommersa, illegale. Si tratta di una fetta importante di evasione fiscale, oltre a tutta la massa monetaria che ruota attorno ai fenomeni criminali, quelli della criminalità organizzata della corruzione e altri reati. Dalla emersione e dal contrasto di questi fenomeni dipende una quota di futuro molto rilevante del nostro Paese.
O noi riusciamo a segnare passi in avanti importanti su questo terreno dopo aver fatti passi in avanti importanti grazia alla Guardia di Finanza a tutti i corpi di polizia, la magistratura, oppure il Paese sarà più complicato”. Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini a margine della sua visita all’ Aquila, per partecipare all’inaugurazione del nuovo anno accademico presso la Scuola ispettori e sovrintendenti delle Fiamme Gialle, rispondendo ai giornalisti in merito all’evasione fiscale in Italia.
Parlando della riforma della giustizia, il vice presidente del Csm ha osservato che “tutti i temi sono stati affrontati e discussi. Adesso le procedure parlamentari devono far sì che le proposte che sono sul campo, innanzitutto sulla corruzione poi sul falso in bilancio sul processo civile, sulla prescrizione e su altri temi diventino legge al più presto”.
“Io – ha poi aggiunto – registro che c’è un’attenzione crescente per fortuna del governo e del Parlamento sulla riforma del falso in bilancio su interventi incisivi sul tema della corruzione e in generale su tutti gli strumenti di contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione di sottrazione delle risorse, aspettiamo che il Parlamento si pronunci”.
“Valuto positive le norme che sono state emanate dal governo e che sono in via di varo definitivo dopo il vaglio del capo dello Stato, contenenti una strategia di contrasto al terrorismo, al terrorismo internazionale e valuto altresì positivo pure il fatto che si sia voluto attribuire alla procura nazionale e alle procure distrettuali antimafia questo ruolo di contrasto giurisdizionale al terrorismo sul quale anche il Consiglio superiore darà un contributo per fare in modo che si organizzi in modo efficace dando le risposte sul rischioso contesto internazionale”. Ha dichiarato parlando dell’emergenza in Libia.
Giovanni Legnini è tornato a parlare anche della ricostruzione post sisma. “Su questo aspetto voglio continuare ad essere soggetto di stimolo. Il testo di legge è pronto. Naturalmente potrà essere rivisto e arricchito nei modi che il Parlamento riterrà. C’è una volontà da parte di tutti di approvare quell’importante disegno di completamento della strumentazione normativa in chiave di organicità e sistematicità e anch’io da cittadino abruzzese, da rappresentante delle istituzioni, sollecito il governo e il Parlamento a fare in modo che questo percorso legislativo si avvii subito e si concluda altrettanto presto”.
“E’ un punto oggetto di riflessione da parte del governo, aspettiamo che queste riflessioni si compiano”, ha risposto invece sulla contestata norma definita salva Berlusconi sulla frode fiscale. Sulla riforma fiscale Legnini ha sottolineato che si tratta di “un disegno riformatore di ampia portata, di semplificazione, di accrescimento della certezza del diritto tributario, di riforma di molteplici aspetti del sistema tributario italiano, per il quale occorreranno diversi decreti delegati come e’ noto, alcuni dei quali già emanati”.