Nereto, piattaforma rifiuti liquidi: si riaccende il dibattito politico. Il Pd ribatte al sindaco

Nereto. Mentre prosegue la mobilitazione del comitato per dire no all’impianto di trattamento dei rifiuti liquidi a Nereto, sia riaccende la disputa di natura politica.

 

Battaglia che nelle ultime settimane ha visto prevalere unità, anche tra le forze politiche, ma che ora offre spazio ad una sottolineatura. E’ quella del circolo del Pd, che non ha gradito una recente intervista al Tg3 ha accusato, gli lo ha preceduto, di non aver eccepito nulla e perso tempo.

 

“Come espressamente richiesto dal Comitato in più sedi pubbliche, la mobilitazione contro la realizzazione della piattaforma di rifiuti liquidi dovrebbe essere condotta unitariamente senza colori politici da sbandierare e senza inutili ricerche di colpevoli”, si legge in una nota, “ Con un unico e condiviso scopo: raggiungere l’obiettivo finale di scongiurare la realizzazione dell’impianto. Regole non scritte ma ribadite in più incontri ma che, puntualmente, il Sindaco Laurenzi dimentica (o finge di dimenticare?) rimarcando invece il fatto che si sia perso tempo solo per colpa della passata Amministrazione.

Precisiamo, una volta per tutte, che la prima seduta del Comitato VIA in cui si è discusso tra Enti il progetto della piattaforma è stata convocata dalla Regione il giorno 1° marzo 2018, ovvero quando la passata amministrazione non era più in carica visto che la decadenza della stessa era avvenuta il 29 novembre 2017.

La realtà, purtroppo, è che i giochini della politica comunale e provinciale hanno tolto alla passata Amministrazione la possibilità di partecipare al Comitato VIA del 1° marzo 2018, dove la stessa non avrebbe mancato di far sentire le proprie ragioni. Peccato che il Sindaco dimentichi (o finga di dimenticare?) che alla suddetta data del 10 marzo 2018 la passata amministrazione sia stata sostituita dal Commissario Prefettizio.

Tralasciando l’operato del Commissario, ciò che ci chiediamo è cosa sia accaduto durante i quattro mesi di silenzio e di ozio che il Sindaco si è concesso da quando è stato “attenzionato” del problema (giugno 2019) fino all’ultima seduta del Comitato VIA (30 settembre 2019)?

Perché l’ingegnere ambientale, il geologo, l’avvocato, l’ingegnere redattore del Piano Regolatore e forse altri ancora (che oggi stanno studiando le carte per rimettere un parere da consegnare in Conferenza di Servizi) non sono stati contattati sin da giugno 2019?

Eppure il Sindaco sapeva che il progetto era ancora in discussione al Comitato VIA e che ancora nulla era stato deciso, pertanto il Sindaco Laurenzi ha avuto ben quattro mesi che ha pensato bene di spendere per non fare assolutamente nulla. Nemmeno per avvertire la cittadinanza.

Il “risveglio miracoloso” del Sindaco è avvenuto, guarda caso, solo il 23 settembre 2019, a seguito della lettera depositata dalle minoranze, quando lo stesso decide di convocare in gran fretta l’ingegnere ambientale, il geologo, l’avvocato e l’ingegnere redattore del Piano Regolatore sentiti a vario titolo per segnalare che la pratica sarebbe stata discussa al Comitato VIA del 30 settembre 2019, chiedendo infine anche un Consiglio Comunale aperto. Ricordiamo quindi che solo dopo la comunicazione delle forze di minoranza il Sindaco ritiene che alla cittadinanza spetta essere informata”.

 

 

 

Impostazioni privacy