Montorio al Vomano, rinegoziato prestito obbligazionario: “liberi” 500mila euro per servizi

Il consiglio comunale di Montorio al Vomano ha approvato la rinegoziazione del prestito obbligazionario con Banca Intesa Sanpaolo.

“È un risultato importante – commenta il sindaco Altitonante – Per la nostra amministrazione è stata una delle priorità fin dall’insediamento, quasi un anno fa. Ci abbiamo lavorato, abbiamo aperto le trattative con la Banca, con diverse interlocuzioni, e oggi siamo arrivati a una conclusione. Montorio deve essere orgogliosa, perché abbiamo ottenuto condizioni migliori rispetto anche a grandi Comuni italiani, come Torino, Genova, Livorno e Terni. Per il Comune di Montorio e per i cittadini la rinegoziazione è vitale. Il peso delle rate di rimborso del prestito obbligazionario, oltre un milione di euro all’anno, 100 mila euro al mese, non era sostenibile, rappresentava infatti il 72% della capacità di spesa effettiva programmabile dal Comune per fornire servizi essenziali ai cittadini.
Negli ultimi 15 anni il Comune non è stato in grado di fare alcuna programmazione di interventi per manutenzioni e servizi ai cittadini. Tutte le attività del Comune sono state svolte in maniera casuale, l’unica possibilità è stata richiedere, attraverso bandi, l’accesso a fondi nazionali e regionali”.

Al netto delle spese obbligatorie per il costo del personale e delle spese derivanti da entrate vincolate per legge, ha spiegato il sindaco durante il consiglio, al Comune restavano a disposizione per le spese ordinarie, risorse d’importo pari 1,5 milioni di euro, in gran parte assorbite dal rimborso del prestito.

Grazie alla rinegoziazione – secondo l’advisor finanziario che ha esaminato la proposta per il Comune – l’ente risparmierà, come viene comunicato, nei flussi di cassa attualizzati più di 100 mila euro.

“Il pagamento della prima rata rinegoziata al 30 settembre, libera da subito quasi 500 mila euro per servizi, manutenzioni e realizzazione di progetti importanti per i cittadini – precisa il sindaco – Per gli anni successivi, il Comune avrà più risorse per investimenti e servizi ai cittadini con rate sostenibili”.

La rinegoziazione stabilisce la scadenza finale delle rate al 30 settembre 2028, con un allungamento di 3 anni rispetto alla scadenza originaria.

“Abbiamo ottenuto un tasso d’interesse decisamente più basso: il fisso nominale annuo si abbassa dal 3,76% (ante rinegoziazione) al 2,71% (post rinegoziazione). Non abbiamo pagato alcun costo di rinegoziazione né costi di penale e lo stock del debito in conto capitale immutato, diversamente a quanto era accaduto nel 2005”.

Il prestito obbligazionario era stato infatti contratto 16 anni fa, quando il Comune di Montorio aveva in essere con Cassa Depositi e Prestiti mutui per circa 13,6 milioni di euro in conto capitale, che sarebbero scaduti nel 2024, con un tasso d’interesse medio al 4,86%. In sintesi per i mutui il Comune tra capitale e interessi avrebbe pagato circa 20,4 milioni di euro totali.

Nel 2005 il Comune ha scelto di estinguere questi mutui e di rifinanziare tutto con un prestito obbligazionario, contratto con Banca OPI, oggi Banca Intesa Sanpaolo, per la durata di 20 anni, ossia posticipando di un solo anno la scadenza iniziale. L’estinzione anticipata dei mutui ha comportato per il Comune una penale di circa 1,2 milioni di euro. Il debito è aumentato, quindi, a 14,8 milioni di euro in conto capitale, con la restituzione di oltre 21,5 milioni di euro.

Nella seduta di Consiglio Comunale è stato approvato poi all’unanimità il nuovo regolamento per l’adozione delle aree verdi comunali. “È una possibilità per cittadini, associazioni e aziende, che abbiamo voluto coinvolgere e sensibilizzare nella tutela dei beni comuni, per aiutarci a recuperare spazi verdi pubblici e migliorarne l’aspetto e la fruizione”. È il commento dell’assessore all’Ambiente, Mariangela Cortellini.
“Si potranno curare – ha spiegato l’assessore – arredi e attrezzature, giochi, aree fitness, aree cani, panchine, cestini e strutture sportive. Si potranno riqualificare e abbellire gli spazi destinati a verde pubblico vicino alle aziende, ai negozi e ai condomini. Il Comune manterrà la funzione di controllo sulle aree”.

 

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