Martinsicuro, villaggio turistico. Città Attiva al Comitato Ambiente: prima di esultare vanno lette le carte

Martinsicuro. “Che il Comitato Difesa Ambiente fosse su posizioni curiose e per molti aspetti incomprensibili, lo avevamo sperimentato nel corso dei nostri 5 anni di amministrazione.

 

Ma che potesse arrivare al punto di esultare per una ipotesi di nuova cementificazione (peraltro assolutamente prematura) da attuarsi nei pressi dello stabilimento Veco, arrivando ad attaccare la stampa per la mancanza di entusiasmo e parlando di nuovi posti di lavoro che deriverebbero da questo progetto, ci appare francamente paradossale”.

Inizia così la presa di posizione dell’associazione Città Attiva alla luce delle recenti esternazioni da èarte del Comitato Difesa Ambiente relativamente all’idea (al momento non sembra esserci altro) di prevedere un mega-villaggio turistico a ridosso della fonderia Veco.

 

Bandiera Blu. “Ai paladini dell’ambiente ad orologeria” va ricordato che l’assegnazione di questo riconoscimento è il risultato delle analisi sulle acque di balneazione degli ultimi 5 anni. Per cui, nel 2014, abbiamo dovuto fare i conti con le cattive condizioni del torrente Vibrata, anche alla luce dei casi di inquinamento che si erano verificati nell’estare del 2010 (vessillo assegnato con riserva per gli anni 2011 e 2012).

A costoro non sarà sfuggito (nel caso glielo ricordiamo) che grazie alla nostra opera di controllo sugli scarichi a mare ed all’esecuzione di numerosi lavori di messa a norma effettuati di concerto con la Capitaneria di Porto e la Ruzzo Reti, i risultati delle analisi sul Vibrta sono nettamente migliorati nel biennio 2016 – 2017: quello che invece appare davvero strano è il silenzio assordante del suddetto comitato sul divieto di balneazione dello scorso 6 settembre che riguarda proprio la zona di mare dove risiedono i suoi componenti. Allora occorre dire chiaramente se si sta difendendo l’ambiente o l’operato dell’attuale amministrazione”.

 

Il villaggio turistico. “Appare davvero singolare”, sottolineano gli ex amministratori di Città Attiva, ” che gli attenti osservatori del comitato abbiamo preso il disegnino riportato su un rendering di un’agenzia per un progetto di portata epocale destinato, secondo loro, a “creare posti di lavoro”.

Alcune cose vanno chiarite. La piantina alla quale si fa riferimento, è riferito ad un terreno adiacente alla Veco e non solo all’area su cui insiste la fonderia.

Si tratta, beninteso, di un terreno su cui è già stato approvato un comparto e che probabilmente il proprietario, avendo deciso di vendere, butta lì una delle tante ipotesi di quello che sarebbe possibile realizzarci;

Prima di esultare per un qualcosa che ad oggi di turistico non ha nulla (poi cercheremo di capire anche come pensano che la cosa possa sviluppare occupazione), occorrerebbe informarsi e leggere le carte, ma soprattutto non mischiare troppi argomenti e non nominare a sproposito chi ha amministrato con costrutto e buoni risultati.

In assenza anche di uno solo di questi elementi, si mette da parte l’ambiente e si rischiano solo brutte figure”.

 

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