Tortoreto, fosso pubblico o privato? Comune condannato a risarcire 180mila euro

Tortoreto. Per il momento è solo un antipasto di quello che sarà il percorso futuro: il riconoscimento di un debito fuori bilancio da 180mila euro .

 

In soldoni: il Comune di Tortoreto dovrà aprire i cordoni della borsa per indennizzare un privato che nell’alluvione del 2007 subì dei danni nella sua villa della statale 16 per la tracimazione del fosso Sant’Egidio. La sentenza è di qualche mese fa e il debito, da riconoscere vista l’esecutività del provvedimento, è stato in parte disquisito nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale dedicata alla verifica degli equilibri di bilancio.

 

A destare l’attenzione, soprattutto delle opposizioni, è stata la recente sentenza del tribunale di Teramo, che ha condannato il Comune a rifondere le spese al privato per complessivi 179mila euro (sorte capitale, interessi, rivalutazioni e spese legali). Per il giudice i danni subiti sono causa della tracimazione del fosso Sant’Egidio, che sarebbe pubblico. O forse no. Lo è in parte, a ridosso della statale 16 ma non certo nella parte collinare. Lo si evince dal Prg, così hanno riferito due consiglieri comunali di minoranza (Domenico Di Matteo e Riccardo Straccialini), ma lo è anche dalla relazione del Ctu nominato dal Comune in sede processuale.

 

Tra le testimonianze acquisite in sede di processo, però, c’è anche quella dell’attuale capogruppo di maggioranza (Lanfranco Cardinale, assente in aula al momento della discussione), in qualità di tecnico nominato dal ricorrente (il contenzioso era nato nel 2009), che parla, però, di competenza demaniale del fosso. Ovviamente la questione andrà approfondita successivamente, anche dalla commissione consiliare di vigilanza e in sede di riconoscimento del debito.

 

 

 

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