Giulianova, PD ribadisce il proprio impegno in difesa dell’ospedale

Giulianova. Il Partito Democratico giuliese ha sempre lavorato in difesa del nosocomio e per un ospedale di I livello sulla costa teramana.

Lo ha ribadito, in una nota, il Coordinatore Gabriele Filipponi, e il capogruppo, Federica Vasanella, ricordando l’impegno del PD giuliese “con molteplici interventi, incontri, dibattiti e prese di posizioni coinvolgendo i vari livelli amministrativi, non ultima l’iniziativa che vide la partecipazione del Presidente Luciano D’Alfonso presso la sede de ‘I Portici’ che ha riaperto un confronto tra il nostro territorio e la Regione, ha portato avanti la propria linea di salvaguardia e miglioramento del presidio sanitario di Giulianova. Appare rilevante ribadire e chiarire che il Pd giuliese ha coerentemente basato i propri programmi sul dare priorità alle esigenze del territorio di avere un ospedale di I livello, data la posizione strategica sulla costa teramana, in quanto un rilancio dell’Ospedale avrà positivi sviluppi”.

I democratici giuliese ribadiscono che “la propria posizione rimane quella di un’azione decisa ed attiva per salvaguardare l’attuale presidio e, sebbene consapevole delle difficoltà derivanti da un processo ventennale di riqualificazione della sanità abruzzese, ottenere un miglioramento in fatto di competenze e servizi offerti agli utenti. Infatti, è auspicabile che la riorganizzazione della Sanità teramana passi attraverso la valorizzazione dell’ospedale esistente con la realizzazione di un Ospedale di I livello sulla costa”.

“Il Pd giuliese, già da un paio d’anni, basa la sua azione su un aperto coinvolgimento esteso a tutte le forze politiche, comitati e associazione del territorio, volta non a facili strumentalizzazioni politiche ma, a chiedere una sintesi che corrisponda alla realizzazione dell’ospedale di I livello sulla costa qualsiasi siano le posizioni assunte dai referenti Regionali del Partito Democratico e, quindi, rispondere sempre alle esigenze del territorio e dei cittadini”, concludono Filipponi e Vasanella.

Eden Cibej sulla vicenda ospedale, invece, denuncia invece “l’aspetto politico del problema”.

Secondo il responsabile del Movimento Senza Padroni il problema è il sindaco di Giulianova: “per la sua posizione geografica, e non solo per essa, sarebbe ovvio mantenere un presidio nella nostra città, però Giulianova dovrebbe avere l’Amministrazione comunale che non ha: una Amministrazione, soprattutto un Sindaco, che contassero di più a livello provinciale e regionale. Niente di tutto questo. In Abruzzo, le immotivate vanterie di Mastromauro e della sua comitiva hanno determinato indifferenza quando non palese contrarietà; e ciò, sia all’esterno che all’interno del suo Partito. Il Pd da anni ha preso atto che di lui nessuno vuol saperne più: la popolazione, ormai stanca, e molti degli stessi iscritti non aspettano altro che se ne vada. Consapevole di ciò, Mastromauro a suo tempo rinunciò alla candidatura alla Regione avendo capito che essa mirava – come si dice in politica – a “farlo fuori” dall’incarico di primo cittadino. A tale riguardo, significativo è il suo abbandono del Partito Democratico per passare al Movimento di Bersani (Articolo 1) con il quale non ha niente da spartire né dal punto di vista degli ideali politici né tantomeno dalla quotidiana esperienza amministrativa antisociale che non si può definire neppure di Destra se non si vuole recare arbitraria offesa ai Partiti che in essa si riconoscono. Peccato che qualche esponente del Pd continui a collaborare in Amministrazione senza considerare che l’immancabile crollo di Mastromauro comprometterà il futuro politico di chi gli è stato a fianco. Intanto, il PD continua a dormire profondamente; si risveglia solo quando deve sostenere i suoi prediletti”.

Cibej non risparmia neanche un altro personaggio storico della politica giuliese: “Sorprendono anche i silenzi in pubblico e l’attivismo in privato del Senatore Franchi, oggi chissà perché, presidente dell’Associazione provinciale Partigiani d’Italia: a centomila di loro la lotta per la Democrazia costò la vita, a Franchi i lauti stipendi della politica che gli permettono di vivere in una tenuta da ricco possidente sudamericano. E’ urgente, a Giulianova, la costituzione di un ‘Risorgimento giuliese’ che spazzi via chi ha ignorato i giovani, chi ha voltato le spalle ai bisognosi, chi ha lasciato senza lavoro un padre di famiglia avendogli preferito il professionista già provvisto di un reddito”.

 

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