Teramo, la fiducia a Brucchi resta appesa ad un filo

Nulla si smuove. Nel Consiglio comunale di oggi, dopo l’accorato appello del sindaco Maurizio Brucchi ad evitare il commissariamento e di tornare a lavorare subito per il bene della città, la risposta da parte dei consiglieri non ha chiarito affatto se il primo cittadino può contare o meno su una maggioranza solida.

Seppure da parte di tutti ci sia stata contrarietà all’ipotesi dell’arrivo di un un commissario, il fatto che Brucchi si sia presentato solo, senza l’esecutivo che dovrebbe essere presentato entro il fine settimana, non avrebbe aiutato. Se, infatti, dall’opposizione come era prevedibile sono piovuti critiche sono sullo stallo amministrativo frutto di una guerra tutta interna alla maggioranza, da quella che una volta era la coalizione a sostegno di Brucchi non è emersa molta chiarezza.

Gianluca Pomante (Arancione) parla di una dignità che l’amministrazione ha tolto alla città, mentre Fabio Berardini (M5S) ricorda come da mesi si stia litigando sulle poltrone, impedendo il lavoro per la città con la bocciatura di tutte le proposte (una ventina) presentate finora dal Movimento e Maria Cristina Marroni (indipendente) indica in pochi punti chiari la priorità per concludere l’avventura amministrativa.

Rimangono sulle loro posizioni Raimondo Micheli (Fratelli d’Italia-An) e Guido Campana (Al centro per te) che pur apprezzando l’accorato discorso di Brucchi, rimangono esterni e appoggeranno di volta in volta i provvedimenti che riterranno opportuni. Mancanza di qualità nell’esecutivo secondo Micheli, e scarso coinvolgimento dei consiglieri nelle scelte dell’amministrazione con un allenatore impossibilitato a fare le scelte impostegli dall’alto per Campana i grossi limiti dell’operato del sindaco. Più netta la posizione di Angelo Puglia (Al centro per Te) che invita il sindaco a chiedere scusa con la sua Giunta ai cittadini teramani e mettere fine a questa amministrazione.

Tra i più attesi gli interventi dei dissidenti. Vincenzo Falasca, ricordando come la crisi della maggioranza sia nata per salvaguardare la propria dignità, dopo essere usciti dal gruppo di Futuro In, smentendo che il problema fosse il numero degli assessori, dichiarando il proprio appoggio a Brucchi su quei 4/5 punti del programma che intende portare avanti.

Per Alfredo Caccioni, invece, è stato inconcepibile che le decisioni importanti prese finora dal sindaco siano state prese a pranzo o a cena e non in Consiglio con la condivisione di tutta la maggioranza. Inoltre ha ribadito l’accettazione di una Giunta a 6 e di un assessore estero purché di inoppugnabile caratura culturale, dichiarando di volersi prendere ancora qualche giorno di tempo per riflettere, per conoscere l’esecutivo prima di decidere se appoggiare Brucchi in una città che di per sé appare già commissariata.

 

Punti programmatici di Brucchi

1) Sisma ed emergenza maltempo

a) concludere la gestione emergenziale terminando le verifiche dei danni ancora da effettuare (giugno 2017), le messe in sicurezza degli edifici danneggiati e la stima dei danni da maltempo e da sisma;

b) ufficio sisma: pur non essendo di nostra diretta competenza l’amministrazione comunale dovrà svolgere un ruolo attivo finalizzato ad un efficiente ed efficace funzionamento dello stesso;

c) piano delle scuole a seguito delle verifiche sismiche; (entro 30 gg dalla conclusione delle verifiche sismiche)

d) ricostruzione privata con piano operativo per abitazioni di categoria B in modo da permettere alle tante famiglie fuori casa di poter rientrare; piano operativo per le abitazioni di categoria C – E – F;

e) ricostruzione pubblica con il piano delle opere pubbliche e le fasi di progettazione per giungere nel più breve tempo possibile alla definizione degli interventi;

f) gestione e applicazione dei provvedimenti legislativi sul terremoto e sull’emergenza maltempo già approvati e convertiti in legge e i decreti legge in fase di conversione con particolare attenzione alla “zona franca” per il rilancio del commercio della economia cittadina;

g) definizione e apertura dell’Urban Center quale contenitore per la pianificazione urbanistica post sisma che contenga le esperienza professionali del territorio locale e nazionale; (entro 30 gg)

h) gestione rapporti con ENEL per risarcimenti dell’emergenza energia elettrica; gestione donazioni private per il sisma;

 

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