Tortoreto, ecco il nuovo Prg: scuole, piste ciclabili, turismo rurale e viabilità

Tortoreto. Ambiente, risparmio energetico, sviluppo turistico anche nelle zone collinari, nuovi assetti viari e definizione dell’area che ospiterà il nuovo polo scolastico.

 

Sono solo alcune delle direttrici attorno alle quali si sviluppa il nuovo Piano regolatore di Tortoreto, strumento urbanistico adottato (con i solo voti della maggioranza) nell’affollata seduta consiliare di mercoledì sera.

Un percorso avviato nel 2009, dal precedente esecutivo con l’incarico affidato allo studio che fa capo a Marco D’Annuntiis, e che ora è stato oggetto di adozione. Da oggi, in pratica, scattano le cosiddette norme di salvaguardia in attesa poi che lo strumento di pianificazione urbanistica percorra i vari step previsti dalle norme: pubblicazione, presentazione ed esame delle osservazioni, approvazione definitiva.

I consiglieri di minoranza, pur apprezzando gli aspetti “filosofici” del piano, hanno però votato contro, tornando a lamentare la mancanza di un confronto con la cittadinanza, che doveva esserci prima che lo stesso venisse adottato.

Nella sua lunga e minuziosa descrizione, l’assessore all’urbanistica Rosita Di Mizio ha illustrato tutte le peculiarità  del nuovo piano regolatore, che supera in alcuni passaggi l’attuale Pre, evidenziando poi tutta una serie di obiettivi insiti nello stesso in ordine alle cosiddette tavole pubbliche.

Da parte dei consiglieri di minoranza, infatti, è stato ribadito a più riprese il dissenso sul metodo seguito nel varo del piano regolatore. Su questo tema qualche voce critica si è levata anche dal pubblico (un rappresentante dell’associazione Tortoreto Merita), mentre il sindaco Alessandra Richi ha rigettato questo tipo di accuse, parlando di atti a disposizione dei consiglieri di minoranza dallo scorso settembre e di un’assemblea fatta, dalla giunta Monti, nel 2012.

 

 

La scuola. Tra i vari aspetti che il nuovo Prg introduce riguarda la collocazione del nuovo polo scolastico, struttura della quale si parla da anni e che in passato si è arenata nel momento di iniziare a mettere le gambe. Ebbene, come emerso già in passato, le struttura scolastiche cittadine saranno ospitate in un’ampia area pubblica, oltre 15mila metri quadrati, nello spazio retrostante l’Hotel Ambassador, tra le linea ferroviaria e il lungomare. Zona giudicata ideale per vari aspetti, tra i quali la vicinanza agli impianti sportivi.

 

Interventi sul litorale. Nello strumento urbanistico tornano ad avere “ospitalità” strutture a supporto del turismo e delle attività di pesca, come la previsione di una darsena nella zona sud e di un pontile nella parte centrale del Lido. Sempre sul litorale, impulso verrà dato alla valorizzazione dei parchi e della tutela delle ville ed edifici storici.

 

Piste ciclabili. La parte dedicata ai percorsi ciclabili rappresenta un altro elemento di novità previsto nel piano. L’obiettivo dell’amministrazione Richi è quello di prevedere percorso dedicati alle due ruote, legati in qualche modo alla pista litoranea, ma che si sviluppino anche nelle zona interne e rurali. Trentasei chilometri di nuovi percorsi ciclabili.

 

Ambiente. In questo segmento, il corollario di novità è vario. Si va dai tetti verdi, alla possibilità per i privati di realizzare cisterne per il recupero delle acque, alle azioni tese al risparmio energetico, anche con i cosiddetti pali intelligenti. Elemento centrale riguarda la volontà di creare un grosso polmone verde (il parco del Vascello), circa 35 ettari di aree verdi di raccordo tra il Lido e il centro storico.

 

Viabilità. Rotatorie sulla statale 16, peraltro già programmate. Previsione di una bretella sulla bonifica del Salinello, per dirottare il traffico pesante e dunque non farlo gravare sul centro abitato. Previsione della circonvallazione nel centro storico del Paese. Questi sono i traccianti legati a potenziali interventi viari ai quali l’ente vuole agganciare, nella zona sud, una sorta di nodo intermodale, con parcheggi di scambio, bike sharing, sosta autobus.

 

Turismo rurale. Un altro aspetto fondante del nuovo Prg verte sulla destinazione d’uso delle zone agricole. Con diverse vocazioni: dallo sviluppo di spazi per forme turistiche, valorizzazione delle eccellenze locali, trasformazione e vendita degli stessi prodotti agricoli. Uno spazio collinare, dunque, finalizzato ad avere nuove vocazioni.

 

Piani di recupero. Nello strumento urbanistico sono previste forme di riqualificazione delle frazioni. Della Fortellezza del Paese alla riqualificazione paesaggistica di Terrabianca, Cavatassi e Salino.

 

Nelle norme tecniche di attuazione del nuovo Prg, poi, sono previste delle sostanziali innovazioni, dai tetti verdi alla possibilità di utilizzare la cosiddetta bio-architettura.

 

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