Banca Tercas, per il salvataggio manca ancora un dettaglio

tercas_teramoTeramo. La Tercas ha rischiato la liquidazione coatta amministrativa, ma non si può dire ancora del tutto salva. Oggi c’è infatti da superare uno scoglio importante per il salvataggio dell’istituto bancario abruzzese.

“Mi auguro che la questione con la Banca Popolare di Bari si porti a compimento – spiega il Governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi – Entro oggi deve essere sostituita la Banca d’Italia nel prestito di 700 milioni di euro che è stato fatto alla Tercas. Non può tenerlo ancora perché altrimenti si trasformerebbe in aiuto di Stato. Entro oggi dovrebbe essere quindi rilevato dalla Banca Popolare di Bari”. Il Governatore ricostruisce a ritroso il percorso degli ultimi anni dell’istituto abruzzese: “Siamo rimasti tutti feriti nell’orgoglio nel vedere una banca, che nel 2005 era molto liquida, diventare nel giro di qualche anno, per colpa di una gestione molto discutibile, un istituto con enormi difficoltà, tali da metterne a rischio la sopravvivenza. Abbiamo cercato in tutti i modi di assicurarne il futuro, coinvolgendo le Fondazioni abruzzesi. La Banca d’Italia ha voluto che ci fosse anche un partner più forte, che garantisse di poter affrontare eventuali future perdite. Le Fondazioni dovranno essere incluse – prosegue Chiodi – Al momento l’importante è salvare l’istituto. Un mese fa ho incontrato il Governatore della Banca d’Italia, era il momento in cui stavano emergendo perdite in continuazione rispetto a quelle che erano previste, mettendo in difficoltà anche il sistema delle Fondazioni. Lunedì scorso abbiamo temuto il peggio, la cosa più probabile sembrava la liquidazione coatta amministrativa. Abbiamo valutato così il coinvolgimento del Fondo Interbancario, che interviene solo quando la situazione è molto difficile. Dopo la rinuncia di Creval, tutto si era fatto molto complicato. Le Fondazioni, con cui ero in contatto quotidianamente, hanno messo quanto più possibile sul piatto della bilancia per salvare l’istituto, il problema è che la situazione di deficit, che non voglio chiarire se fosse patrimoniale o economico, era molto pesante». Da più parti poi ci si chiede quando la Tercas tornerà a guardare al territorio: “La Tercas ha sempre finanziato il territorio, la gestione dal 2005 in poi è stata discutibile ma non voglio entrarci – conclude il Governatore Chiodi – In quegli anni sono stati erogati crediti molto rischiosi fuori regione”.

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