Uffici giudiziari sotto organico: il Ministero riceve gli avvocati di Teramo

Teramo. Con una lettera firmata dal capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi, Barbara Fabbrini, il Ministero della Giustizia ha risposto ufficialmente all’Ordine degli Avvocati di Teramo, che l’8 aprile scorso aveva inviato una nota con Pec rimarcando la situazione degli uffici giudiziari di Teramo, da mesi afflitti da problemi connessi alla carenza di organico aggravati dalla pandemia in corso.

Il Ministero ha convocato una riunione a Roma, nella propria sede, per il 6 maggio.

Oltre al presidente del Foro di Teramo, sono stati invitati a partecipare il Presidente del Tribunale di Teramo e il Procuratore della Repubblica. Dal lato del Ministero, invece, sono stati convocati il direttore generale del personale e della formazione e il direttore generale delle risorse materiali e delle tecnologie. La missiva è indirizzata per conoscenza anche al capo di gabinetto della Ministra Marta Cartabia.

Nella lettera dell’8 aprile, il presidente Lessiani aveva stigmatizzato il fatto che, “nella recente revisione delle piante organiche dei magistrati, fosse previsto l’aumento di un solo posto in organico per il Tribunale di Teramo, a fronte del parere del Consiglio Superiore della Magistratura che suggeriva invece l’incremento di due unità. Incremento che avrebbe consentito a Teramo di avere anche l’assegnazione del presidente della Sezione Penale, cosa necessaria ed ineludibile dato che solo nel 2021 si celebreranno nel capoluogo almeno cinque procedimenti di Corte di Assise. D’altra parte, con gli ultimi concorsi per il reclutamento di personale amministrativo, al Tribunale di Teramo non è stata assegnata alcuna unità pur avendo un carico di lavoro superiore a quello della media di tutto il distretto, pari solo a quello del Tribunale di Pescara”.

“Ringraziamo la Ministra Cartabia – dichiara il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Antonio Lessiani – per l’attenzione dimostrata dal suo dicastero con questa comunicazione senza precedenti a noi indirizzata. Questa è un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire per chiedere con forza, tutti insieme, risorse e strumenti per colmare i vuoti che penalizzano la nostra attività. Come ho scritto nella lettera e come ripeto ora, il rafforzamento della pianta organica dei magistrati, come pure del personale amministrativo, costituisce necessario presidio di difesa di legalità, e quindi di salvaguardia del nostro territorio. Appare evidente a tutti, infatti, che il rischio di infiltrazioni è maggiore nei territori dove minore o più lenta può essere, a causa delle carenze di organico, la risposta della Giustizia, sia in termini di misure preventive e di contrasto, sia in termini di applicazioni di sanzioni definitive. Anche nel settore civile, è urgente dotare il nostro Tribunale di tutte le risorse umane necessarie”.

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