Teramo, vertenza Ipersimply: battaglia su trasferimenti e licenza FOTO VIDEO

Nuovo appuntamento questa mattina nella vertenza Ipersimply, supermercato di Piano d’Accio a Teramo che il 30 settembre, su decisione dell’azienda Sma-Auchan, chiuderà i battenti.

Nella sala giunta della Provincia di Teramo c’erano questa mattina anche il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli insieme al consigliere Mario Nugnes (in rappresentanza del presidente Renzo Di Sabatino)  al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, all’assessore comunale al commercio, Antonio Filipponi, ai consiglieri comunali Luca Pilotti e Andrea Core, alla Rsa aziendale, ai sindacalisti. Fuori dalla stanza delle trattative, tanti dipendenti.

“Abbiamo posto sul tappeto alcune proposte  – ha dichiarato al termine dell’incontro Giovanni Lolli – la Regione comprende anche le ragioni dell’impresa ma per risolvere positivamente la vertenza dobbiamo stringere su condizioni accettabili: la prima è che i trasferimenti siano sostenuti con un’integrazione degli stipendi, il secondo punto riguarda la consistenza degli incentivi all’esodo, la terza è che noi abbiamo il dovere di guardare ad una alternativa per questi lavoratori. La città di Teramo vive questa vertenza con partecipazione, la chiusura dell’ipermercato come l’ennesima spoliazione. Noi chiediamo all’azienda di lasciarci la licenza. Considerato che la Regione Abruzzo ha bloccato il rilascio di nuove licenze fino al 2013, questa licenza ha un suo valore, ed è una carta che la città di Teramo si vuole giocare: il Sindaco e il Presidente della Provincia non molleranno fino a che non vedranno risorgere una nuova attività al posto di quella chiusa”.
Nelle prossime ore i lavoratori si incontreranno per valutare il piano di trasferimenti proposto: l’azienda ha avanzato questa mattina l’ipotesi di un trasferimento dell’80 per cento dei lavoratori nella Regione Abruzzo, nella regione Marche per i restanti 13 lavoratori. Il problema sta nello stipendio, per cui i sindacati hanno chiesto un aumento considerati proprio i viaggi per arrivare al nuovo luogo di lavoro. La sensazione questa mattina è che alcuni accetteranno la proposta di trasferimento (con aumento), altri invece si accorderanno con l’azienda per l’incentivo all’esodo. Le parti torneranno a incontrarsi il 26 settembre alle ore 10.30 in Provincia.

“E’ fondamentale che al Tavolo si siano ritrovate tute le parti in causa: lavoratori, azienda, istituzioni, sindacati. La trattativa non è facile ma noi abbiano messo sul tavolo alcune condizioni irrinunciabili – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto – Innanzitutto la tutela dei lavoratori, con la salvaguardia della condizioni che consentano ad essi di sopportare i licenziamenti o i trasferimenti, con adeguate tutele economiche. Altra condizione è quella di evitare che i trasferimenti si trasformino in licenziamenti mascherati. Anche per questo esigeremo che la licenza commerciale torni nelle mani del Comune, allo scopo di intraprendere, assieme alla Provincia, attività che possano dischiudere orizzonti nuovi, in termini di occupazione. Non va messo in secondo piano l’aspetto più generale, relativo alle conseguenze che si riverberano sulla città, già provata dagli eventi degli ultimi anni e che non può continuare a subire situazioni che ne mortificano il rilancio. Il Comune continuerà a prendersi cura di tutti i lavoratori, come testimoniato dalla presenza al Tavolo anche dell’Assessore Filipponi e dei due Capigruppo consiliari Luca Pilotti e Andrea Core, dando ad essa priorità e non abbandonerà i lavoratori, che tanto hanno dato all’azienda da sempre, e che continuano ad avere un atteggiamento di grande correttezza nei confronti della stessa”.

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