Teramo, vandalismo in centro: più telecamere, più illuminazione, più vigili e “richiamo” alla Prefettura

Con il susseguirsi degli atti vandalici ai danni delle auto in centro storico a Teramo, l’amministrazione comunale ha deciso di compiere alcuni passi per provare ad estinguere l’azione dei vandali.

“Il Comune sta provvedendo al potenziamento del sistema di videosorveglianza, ormai obsoleto e verso il quale nel passato non è stata riposta adeguata attenzione, tant’è che il contratto di manutenzione è scaduto da oltre due anni – si sottolinea in una nota – Ora si punta al miglioramento tecnico del sistema già esistente e all’installazione di nuove telecamere per arrivare ad oltre 40 punti di ripresa, assicurando in tal modo la copertura di una sempre più ampia porzione del territorio. Rinnovata attenzione anche per gli impianti di illuminazione pubblica, anche in questo caso purtroppo dopo anni di trascuratezza e incuria; è allo studio l’ipotesi concreta di creare nuovi impianti, dopo quelli realizzati recentemente, ad esempio alla Villa Comunale, in Piazza Sant’Anna e a Colleatterrato. La pubblica illuminazione va assolutamente potenziata, con riferimento proprio alle aree meno illuminate e più vulnerabili, perché talvolta la complicità di condizioni ambientali favorevoli rende più facile l’abbandono ad atti di vandalismo, oltre al fatto che, in termini generali, una città più illuminata è anche una città più decorosa”.

Non solo però: “L’amministrazione ha in animo di promuovere il rispetto e il decoro urbano assieme alla protezione dei beni pubblici e privati e alla tutela della sicurezza, anche attraverso una pratica sanzionatoria che sia in linea con le norme esistenti ma che funga da chiaro segnale di tolleranza zero. In termini di deterrenza ma anche come effetto di azioni sconsiderate che vanno perseguite nella adeguata misura, la sanzione comminata con particolare rigore pare una conseguenza commisurata al valore sociale delle azioni evidentemente compiute e l’amministrazione non consentirà una caduta di attenzione neanche in tal senso. A tutto ciò va aggiunto, come anticipato in altre occasioni, il progetto di rafforzamento dell’organico della polizia municipale, che ha quale obiettivo anche quello di assicurare la presenza in città di pattuglie dei Vigili Urbani non solo in orari meno consueti ma anche con una attività più diffusa e concreta”.

“Stigmatizzo con indignazione e con forza – dice il sindaco – ogni atto di vandalismo e in particolare il danneggiamento di una carrozzella per disabili. Si tratta di un gesto vergognoso che offende innanzitutto chi lo ha compiuto ma di fronte al quale dobbiamo alzare tutto lo sdegno. Esprimo vicinanza a chi è stato colpito da tale inqualificabile gesto e contemporaneamente stima e ringraziamento per l’imprenditore che ha scelto di acquistare una nuova carrozzella per l’interessato; anche per questo sono spinto ad attivarmi con maggiore forza e convinzione per trovare gli argini ad un fenomeno verso il quale non si può più abbassare la guardia e che non che va più trattato come il risultato di atti di bullismo ma come scellerati episodi di indefinibile insensatezza”.

Per il Comune, infine, “pare innanzitutto necessario, come peraltro già indicato nelle linee programmatiche, che assieme all’attivazione delle indispensabili operazioni di controllo e repressione, si renda utile rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto. In questo senso, si fa richiamo all’accordo sottoscritto con la Prefettura nel quale, con il rispetto per le reciproche competenze, i due enti hanno stabilito di adottare strategie congiunte volte a migliorare la percezione della sicurezza dei cittadini, contrastare ogni forma di illegalità e favorire l’impiego delle Forze di Polizia. E’ evidente che tale accordo vada ora applicato con maggior rigore e per questo il Comune si farà promotore dell’attivazione di una azione, con la Prefettura quale ente territoriale di primo riferimento, per creare sinergie tra le diverse realtà istituzionali operanti nel territorio e dar luogo così ad una unitaria e condivisa attività di controllo e repressione”.

 

 

 

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