Teramo, teatro romano: seconda tappa di confronto pubblico

Teramo. “L’occhio del regista” è il titolo dell’evento streaming organizzato per la serata del 16 marzo, dal Tavolo Tecnico del Sondaggio deliberativo indetto dall’associazione Demos.

“Ovviamente l’occhio del regista si intende puntato sull’area circostante il Teatro romano di Teramo, area la cui riqualificazione è oggetto del lavoro del Tavolo”, puntualizza Maria Antonietta Adorante, Coordinatrice del Tavolo Tecnico per il Sondaggio Deliberativo sulla riqualificazione dell’area archeologica che circonda il Teatro romano, che firma la nota.

Ospiti il regista teatrale teramano Silvio Araclio e il regista cinematografico e televisivo Michele Conforti. All’incontro ha partecipato anche, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il Presidente dell’assise civica Alberto Melarangelo.

“Con particolare piacere abbiamo preso atto della presenza in collegamento dell’arch. Bellomo, già gradito ospite del tavolo nella precedente riunione e del dott. Nicola Di Battista, direttore della rivista del CNA “l’Architetto” e per anni direttore di “Domus” che speriamo di avere presto nostro ospite. Il tema dell’incontro, inserito nel percorso metodologico che il tavolo sta seguendo, è implicito nel titolo: ascoltare la voce di chi lo spazio scenico lo vive e lo organizza e, quindi, ha una percezione privilegiata di un luogo iconico quale indubbiamente un teatro è e quale è o può diventare l’area che lo circonda.

“Dopo l’introduzione del prof. Carlo Di Marco, Presidente di Demos e del comitato dei Garanti del Sondaggio deliberativo, la coordinatrice del tavolo, arch. Maria Antonietta Adorante, ha introdotto il tema della serata, ribadendo il carattere generale del metodo di lavoro che il Tavolo si è dato, metodo che, proprio perché rigoroso e scientifico, potrà essere applicato in qualunque parte della città, per qualsiasi intervento si intenda realizzare e, dunque, in grado di offrire ai cittadini la possibilità di una scelta informata e consapevole. Silvio Araclio ha parlato del suo rapporto col teatro romano, rapporto anche emotivo e personale, visto che il regista ha vissuto per anni proprio a palazzo Salvoni, all’interno dello spazio teatrale. E dunque ha visto scorrere la vita e le vicende del teatro stesso: la colata di cemento versata sull’ima cavea che, su sua segnalazione, provocò l’intervento della Sovrintendenza ma che, forse, cancellò per sempre eventuali reperti; quel che resta dell’antico teatro, il progetto di rifunzionalizzazione dello stesso. Il regista teramano ha espresso perplessità sulla situazione che si verrà a creare a seguito dell’abbattimento dei due palazzi dal punto di vista della spazialità legata alla funzione del teatro non solo per il vuoto che si originerà dallo smontaggio degli edifici, che porterebbe un forte squilibrio nei rapporti spaziali ma anche per il conseguente problema di acustica perché verrebbero meno quelle quinte murarie necessarie a circoscrivere i suoni che oggi i palazzi offrono. Ha poi proseguito ribadendo la necessità, comunque, di fare teatro, a prescindere dalle modalità usate per intervenire sui luoghi anche se ha espresso perplessità su un progetto di riuso”.

La coordinatrice ha poi invitato Michele Conforti a “raccontare la sua visione dell’area e del teatro, le potenzialità che egli intravede dal punto di vista dello spettacolo cinematografico o televisivo. Il regista ha fornito una serie di importanti spunti: pensare quel luogo come un hub, un luogo multimediale dove non solo si rappresenta ma si costruisce. Ha fatto poi riferimento alle potenzialità che Teramo ha o potrebbe avere dal punto di vista della Comunicazione, essendo anche sede di una prestigiosa facoltà di Scienza della Comunicazione: dunque non solo il teatro, ma l’intera area circostante può diventare luogo dove può vivere la Comunicazione”.

E ancora: “Alberto Melarangelo è intervenuto per ricordare l’iter attraverso il quale si è giunti al progetto, ormai cantierabile, del riuso del teatro romano ed ha annunciato che l’Amministrazione comunale ha in serbo progetti importanti su diversi edifici dell’area, a cominciare dal mercato coperto”. “Il dibattito è stato molto animato”, conclude Adorante, “riportando opinioni diverse sul tema in discussione e sulle modalità di riuso del teatro romano. Numerosi messaggi pervenuti nel corso della diretta, tra cui quelli dell’arch. Bellomo che ha definito la riunione assai interessante e assai condivisibili alcune proposte emerse. Dunque, non possiamo che esprimere piena soddisfazione per aver aggiunto un’altra tappa importante al percorso metodologico del Tavolo ringraziando Silvio Araclio e Michele Conforti per il loro prezioso contributo al dibattito culturale che sta prendendo vita sul tema della riqualificazione dell’area adiacente al teatro. Altrettanto vivo è il ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti o che hanno seguito la diretta streaming e, ovviamente, all’amministrazione comunale e al suo Presidente del Consiglio”.

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