Statale 259 chiusa: gli ambientalisti scrivono al prefetto

Martinsicuro. In attesa di conoscere l’esito della perizia sui tigli di via Risorgimento a Martinsicuro, sul tracciato della 259, commissionata dal Comune di Martinsicuro, da parte delle associazioni ambientaliste è stata inviata una nota al prefetto di Teramo.

 

Una ricostruzione di quanto accaduto nel corso degli anni, nel contenzioso tra l’Anas e la Task force ambientale per quanto concerne l’abbattimento di altri alberi lungo la statale e che avevano originato degli esposti. “La nostra richiesta”, sottolinea Giuliano Marsili, della Task force ambientale, “è che gli alberi sani e non malati non vegano tagliati e di provvedere alla manutenzione di quelli esistenti e di riaprire in maniera urgente della 259 dopo il taglio di quelli malati”.

Nessuno si è opposto al taglio di alberi malati e pericolosi nel tratto ora chiuso della 259. Va anche reso noto che molti alberi sono caduti in seguito a vento forte, nonostante sani a causa della mancata manutenzione e potatura, che questa associazione chiede da anni. Nessuno delle associazioni e comitati da me rappresentati si è mai opposto al taglio degli alberi contrassegnati con la croce rossa dalla Forestale. Non si comprende il motivo del mancato abbattimento dei tigli secolari malati e pericolanti e pericolosi. Nelle denunce presentate alla Procura della Repubblica di Teramo, ho chiesto di indagare anche sul fatto che esiste un commercio sotterraneo di alberature e chiome per le centrali a biomassa”.

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