Roseto, ‘no alle modifiche della tassa di soggiorno’

Roseto. “Riteniamo completamente fuori luogo la proposta deliberata lo scorso 16 Dicembre dalla Giunta Comunale di Roseto che prevede l’aumento dell’imposta di soggiorno e l’ampliamento del periodo di riscossione portandolo dal precedente primo giugno al 1 aprile al 31 ottobre”.

Lo ha dichiarato Giuseppe Olivieri dell’associazione Operatori Turistici Roseto Incoming, precisando che “è esattamente il contrario di quello che ci saremmo aspettati in un momento di emergenza sanitaria con tragici risvolti economici che hanno interessato tutti i settori in ogni categoria e soprattutto il turismo. Mentre altre località balneari hanno addirittura azzerato il pagamento dell’imposta di soggiorno, vedi Pescara, Civitanova, Viareggio, ecc… , (anche perché i comuni possono usufruire dei ristori del governo per il Covid), a Roseto non solo vengono confermate le tariffe, ma addirittura aumentate. E vengono anche ampliati di quattro mesi i periodi previsti per la riscossione!”

“Questa è la ‘svolta’ – aggiunge – annunciata dal Sindaco Nugnes? Ci chiediamo come si possano prendere decisioni del genere tra l’altro senza alcuna preventiva concertazione e coinvolgimento con i rappresentanti delle categorie interessate nonostante le varie dichiarazioni di partecipazione e di trasparenza del neo-Sindaco che in campagna elettorale aveva promesso ogni tipo di tavoli di confronto prima di decisioni importanti, in questo caso inerenti un settore vitale come quello turistico. Ci auguriamo che quelle di Nugnes non siano state le solite promesse elettorali visto che rischiano di apparire completamente disattese al momento della sua prima iniziativa riguardante questo settore. Eppure erano stati proprio Nugnes, assieme a Pavone, Marcone ed altri oppositori a sostenere la battaglia in consiglio comunale a colpi di emendamenti per bloccare la penalizzante decisione del precedente Sindaco Di Girolamo di applicare a Roseto l’imposta di soggiorno. Battaglia portata avanti assieme alle categorie fino al TAR Abruzzo attraverso un ricorso, sottoscritto anche dai tre compreso l’attuale Sindaco, che annullò la prima delibera approvata dall’amministrazione Di Girolamo ritenuta illegittima E sono stati gli stessi Nugnes, Pavone e Marcone, assieme all’allora opposizione a costringere, grazie ad altri emendamenti, l’ex-Sindaco Di Girolamo ad accogliere la proposta di continuare ad applicare l’imposta di soggiorno a condizione che una parte venisse destinata per lo scopo che ispirò la legge istitutiva: la promozione turistica. Ci auguriamo che oggi, una volta diventati maggioranza ed al governo della città Nugnes, Pavone e Marcone non si siano dimenticati di quelle battaglie addirittura cambiando completamente opinione su questo argomento. Una tale posizione significherebbe dimostrare scarso interesse per le problematiche delle strutture turistiche rosetane già in difficoltà a causa della pandemìa giunta ormai al suo terzo anno e che, con decisioni di questo genere, se portate avanti, rischia di mettere definitivamente in ginocchio le attività ricettive con conseguente perdita di posti di lavoro e grave crisi dell’indotto. Un settore che si è sempre rivelato la spina dorsale dell’economia rosetana merita un diverso comportamento da parte di una nuova amministrazione comunale eletta all’insegna del cambiamento ma che rischia di trasformarsi in peggioramento già all’atto del primo provvedimento assunto riguardante il settore del turismo”.

“Per questi motivi invitiamo il neo-Sindaco a sospendere ogni decisione in merito ed a convocare il tavolo del turismo o, in sua assenza, i rappresentanti delle varie categorie per discutere in merito a questo tema ed anche per dimostrare coerenza con le iniziative portate avanti quando, appena tre mesi fa, ancora sedeva sui banchi dell’opposizione”, conclude Olivieri.

 

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