Lancia un nuovo grido d’allarme il direttore delle Guide del Borsacchio Marco Borgatti per la presenza di micro discariche all’interno dell’area naturalistica.
Nonostante gli interventi di bonifica e di rimozione dei materiali abbandonati, i volontari, che portano avanti 18 progetti di tutela della riserva della sua flora e fauna, tracciano un quadro che fa riflettere. Nei periodici monitoraggi, iniziati alcuni anni fa con una mappatura costante geolocalizzata dei siti di sversamento abusivo dei rifiuti, le micro discariche sono aumentate.
Inviato un nuovo report al Comune e sarà ora il sindaco Mario Nugnes, che ha la delega all’ambiente, ad occuparsi della questione. Borgatti è preoccupato.
“Le strade carrabili o carrarecce sono le peggiori”, sostiene il direttore delle Guide, “Sentieri percorribili con mezzi sono i più usati dai criminali che sversano rifiuti. Gran parte dei rifiuti sono scarti di lavorazioni edili, vernici, solventi. Negli anni abbiamo bonificato a nostre spese oltre un centinaio di micro discariche ma ora è il momento di dire basta. Da cinque anni chiediamo al comune di Roseto di installare delle fototrappole e siamo pronti a fornirle noi in caso di carenza di fondi”.
I luoghi di sversamento sono costanti. Via Accolle, Via San Martino, Via Colle Magnone. Inoltre desta allarme la situazione dei casolari storici abbandonati. Spesso al loro interno sono stoccate tonnellate di scarti. Edifici abbandonati che vengono utilizzati come luoghi per smontare motocicli rubati.
Borgatti ha chiesto un incontro al sindaco Nugnes per ragionare sulle soluzioni che potrebbero essere adottate. Intanto impedire l’accesso di mezzi motorizzati lungo il percorso ciclabile della Riserva e garantire la manutenzione del tracciato, ormai invaso dalla vegetazione in diversi punti.