Recovery Fund, ambientalisti contro i progetti nel Parco nazionale: “Sarebbe meglio pensare ad altro”

“Abbiamo letto le proposte degli amministratori della provincia di Teramo che, volendo riformulare il motto “tutte le strade portano a Roma” in “tutte le strade portano a…Prati di Tivo”, hanno depositato contemporaneamente progetti per realizzare: un trenino a cremagliera Isola del Gran Sasso – Prati di Tivo; la cabinovia Montorio al Vomano – Prati di Tivo; una nuova strada a scorrimento veloce A24 – Prati di Tivo“. A dirlo la Stazione Ornitologica Abruzzese.

“Il tutto in pieno Parco nazionale del Gran Sasso, sfruttando gli immancabili fondi per il rilancio europeo. Sarebbe tutto assai esilarante se non fosse che ospedali, scuole, strade provinciali esistenti, servizi pubblici, depurazione sono ridotti in molti casi in uno stato pietoso; stanno già spendendo 500.000 (cinquecentomila euro) per la progettazione della suddetta strada. Pensiamo a quanti progetti di marketing e organizzazione turistica avrebbero potuto finanziare con quel denaro per stimolare forme diverse e meno impattanti di uso turistico della montagna;  la stazione sciistica in questione, su cui sono stati spesi – forse dovremmo correggerci e dire buttati – milioni e milioni di euro nel recente passato, è ferma da tempo per dissidi sui terreni. Senza scomodare il milionario sistema di gestione delle valanghe in parte travolto dalla neve la scorsa primavera”.

E ancora: “Chiediamo all’Ente Parco di vigilare e di esprimere da subito un parere contrario su qualsiasi ipotesi di nuovo tracciato viario all’interno dell’area protetta. Non possiamo più permetterci di perdere anche un solo metro quadro di natura in questo paese cementificato. Chiediamo alla Provincia di ripensarci e di scommettere veramente sulla sostenibilità e non ancora sul cemento e sull’asfalto, se non per rimettere a posto la martoriata rete stradale già esistente”.

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