Produttori di latte vendono sottocosto: il grido dall’allarme

Teramo. “Chiedo un impegno immediato, in termini economici, della Regione Abruzzo, per sostenere gli allevatori. Le stalle abruzzesi sono a serio rischio chiusura, i rincari di gasolio, energia, mangimi e materie prime ne stanno condizionando fortemente la stabilità.

 

In questo quadro di aumenti generalizzati, il prezzo del latte al litro, riconosciuto alle aziende zootecniche, è sempre lo stesso con la conseguenza che gli allevatori stanno vendendo sottocosto il loro prodotto” Il Consigliere regionale del Partito Democratico, Dino Pepe, torna cosi sulla questione relativa alla crisi del settore lattiero caseario ed evidenzia come: “già dalle scorse settimane avevo sollecitato, anche con una interpellanza in aula, la giunta regionale, nello specifico l’assessore all’agricoltura, Emanuele Imprudente, ad intervenire a sostegno del comparto.

In quella sede, come sempre, le rispose non furono all’altezza della problematica e alle solite promesse non sono seguiti i fatti. Di questa questione, ricorda ancora Pepe, è stata investita anche l’intera conferenza dei Capigruppo del consiglio regionale abruzzese, ma, anche qui, la giunta Marsilio ha fatto orecchie da mercante disattendendo le richieste degli allevatori. Ora la situazione è aggravata anche dalla emergenza covid, in quanto, alla difficilissima fase che stiamo attraversando, per le produzioni zootecniche, si aggiungono ulteriori difficoltà.  È il caso, ad esempio, che si verifica se una azienda di trasformazione viene chiusa momentaneamente a causa di riscontrati contagi, il latte ad essa destinato, che non è materia prima da stoccare né ricollocare velocemente sul mercato, rischia di non poter essere neanche raccolto.

È evidente quindi che il pericolo che il sistema collassi è reale, la Regione Abruzzo, non è riuscita, ad oggi, ad applicare nemmeno l’accordo nazionale, il cosiddetto ‘Premio Stalla’, siglato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con tutte le parti che compongono la filiera: produttori, trasformatori e distributori che consiste nel garantire un prezzo equo del latte, e prevede un contributo fino a 3 centesimi di euro al litro di latte utilizzato per la produzione dei prodotti finiti, che viene corrisposto dalla grande distribuzione alle imprese della trasformazione che lo devono riversare interamente agli allevatori.

In considerazione di questa grave crisi, ha concluso Pepe, con forza, torniamo a chiedere un impegno diretto del presidente della giunta regionale Marco Marsilio, affinché, vista l’inerzia dell’assessore Impudente, lui stesso, si faccia carico di aprire un confronto diretto con gli allevatori e con tutta la filiera del latte per giungere, a breve, ad applicare, anche in Abruzzo, l’accordo nazionale. A questo, necessariamente, vanno aggiunti sostegni economici regionali per garantire l’esistenza delle stalle ed un loro organico rilancio”.

 

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