Personale Ata, Flc Cgil: “solo 42 immissioni in ruolo in provincia di Teramo. Una miseria!”

Teramo. “In questi giorni il ministero dell’istruzione ha comunicato i numeri delle immissioni in ruolo del personale ATA. Si tratta di Direttori deli servizi (DSGA), di assistenti amministrativi (A.A.), di assistenti tecnici (A.T.), di collaboratori scolastici (C.S.) e di altri profili specifici per i convitti (infermieri, guardarobieri, cuochi). Le tabelle ci dicono che non ci sono organici aggiuntivi per affrontare l’emergenza. Per la provincia di Teramo solo 42 immissioni in ruolo. Una miseria!”, dice la FLC CGIL Teramo.

“Questo in un contesto scolastico, con tanti studenti che non potranno mai essere vaccinati. Se vogliamo difendere la scuola in presenza bisogna approntare tutti gli interventi necessari, ad iniziare dalla garanzia del distanziamento, alla riduzione del numero di alunni per classe, alla conferma dell’organico straordinario, dal nodo dei trasporti alla gestione delle quarantene. Serve investire sulla medicina scolastica, effettuare uno screening costante e garantire il tracciamento”.

E ancora: “Non è stato affrontato il tema relativo ai trasporti, elemento strettamente collegato alla frequenza scolastica, soprattutto in vista della riapertura delle scuole secondarie: è urgente l’attivazione di procedure, servizi e investimenti predisposti a livello locale di coordinamento e l’individuazione di risorse per il trasporto dedicato”.

E sull’applicazione del green pass nelle scuole e nelle università “si prevedono delle penalizzazioni inaccettabili per i lavoratori e scarichi di responsabilità sui dirigenti scolastici. Alla scuola non servono misure sanzionatorie ma un potenziamento delle scarse risorse messe in campo dal governo per affrontare la riapertura di settembre”.

“Un segnale poteva venire anche dalle immissioni in ruolo del personale ATA. Invece i numeri sono ancora insufficienti. Di seguito le immissioni in ruolo per la provincia di Teramo. Solo 42 immissioni in ruolo, a fronte di 84 posti disponibili”.

“Chiediamo un’inversione di rotta significativa, a partire dal garantire gli assistenti tecnici in ogni scuola, anche negli istituti comprensivi. Tutte le scuole hanno i laboratori informatici ma non tutte hanno gli assistenti tecnici che li facciano funzionare”, conclude il sindacato.

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