Nuovo ospedale Teramo: “Diciamo sì allo studio di prefattibilità per Mazzini”

“Il coraggio di dire “NO” ad una proposta della Giunta Regionale Abruzzese di finanziare con mutuo la realizzazione di un nuovo ospedale a Teramo in località Piano D’Accio, per le tante e motivate ragioni che si riportano sinteticamente”.

A dirlo il Comitato Pro Mazzini con Domenico Bucciarelli e Demetrio Rasetti.

Perché trattasi di un’opera inutile in luogo inadatto ambientalmente e che produrrà una desertificazione della città. Perché produce un ulteriore consumo di suolo con l’abbandono di luoghi già urbanizzati. Perché non trattasi di un contributo in conto capitale, come per gli ospedali di Lanciano, Avezzano e Vasto, ma di un ricorso ad un mutuo che dovrà essere rimborsato dai cittadini abruzzesi attraverso pesanti tassazioni. Perché è estremamente gravoso e produrrà abbandono con degrado urbanistico delle infrastrutture presenti nel sito Mazzini”.

E ancora: “Il coraggio di dire “SI” ad uno studio di prefattibilità del sito Mazzini, equiparando così la procedura già intrapresa dalla Asl Te per il nuovo ospedale a Piano D’Accio, nel rispetto della volontà del Consiglio Comunale, sancita con delibera del 15/10/2020, ad integrazione e modifica di quella n.19/2017. Perché per la preferenza del sito Mazzini, nettamente maggioritaria nella popolazione, sono già disponibili €122 mln con i quali si potrebbero realizzare una completa ristrutturazione ed un ampliamento dell’esistente ospedale, senza incorrere in debiti a carico della comunità. Perché la sanità teramana dalle lunghe liste di attesa e con una costosissima mobilità passiva ha, invece, urgente necessità di interventi finanziari per migliorare le criticità gestionali presenti, così come ha ripetutamente ammonito la Corte dei Conti Regionale. Quindi, quale prima azione occorrerebbe attivarsi per favorire investimenti produttivi in personale sanitario ed in innovazioni tecnologiche. Perché la realizzazione di un nuovo ospedale a Piano D’Accio impegnerà risorse finanziarie per un importo quanto meno pari al 300% rispetto all’intervento sul Mazzini. Perché il sito di Villa Mosca è già dotato di costose infrastrutture e per esso non occorrerebbe dotarsi di alcuna variante urbanistica, in quanto le aree sono già destinate allo scopo”.

E conclude “Lo scrivente Comitato è dell’avviso che il tema della sanità pubblica debba essere quello principale nell’agenda dei candidati sindaci e, quindi, sull’argomento occorrerebbe che ciascuno si pronunciasse esplicitamente, in considerazione delle istanze fatte proprio dalle quasi diecimila firme dei cittadini teramani. Vorremmo che, quindi, sul punto si accogliesse la nostra proposta di porre in essere, anche per il sito del Mazzini, come per quello di Piano D’Accio, uno studio di prefattibilità, nel rispetto dei deliberati consiliari, e quindi una conseguente decisione comparativa del prossimo C.C., così da permettere un possibile utilizzo dell’importante somma disponibile di €122 mln. E’ un’occasione per il rilancio della sanità teramana. Non perdiamo ancora una volta questa possibilità per la città di Teramo”.

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