È una comunità in festa quella che accoglie il nuovo parroco di Nereto, don Massimo Balloni.
La cornice che ha abbracciato don Massimo ai suoi parrocchiani, di Nereto e dei comuni limitrofi, è quella dell’anfiteatro “B.Brecht”: un posto inusuale, che ha inizialmente incontrato le resistenze del Vescovo, e che sono svanite quando dal palco ha visto le tantissime persone radunate, dentro e fuori dalle gradinate.
Nereto, Controguerra, Sant’Onofrio, Floriano, Campli, impossibile accogliere così tanti fedeli in una chiesa: c’è il vicesindaco di Campli, Antonio Francioni, ad accompagnare don Massimo come in un passaggio di testimone fino al sindaco di Nereto Daniele Laurenzi, ci sono i giovani che lo hanno conosciuto in questi anni, le autorità civili e militari, le dirigenti scolastiche, gli amici del canto, c’è tutto un paese a dargli il “benvenuto a casa”.
Il vescovo, Lorenzo Leuzzi, ufficializza il mandato pastorale, e presenta il nuovo sacerdote nel corso della santa messa. Poi è don Massimo a rivolgere le sue prime parole ai nuovi parrocchiani “il mantello – di San Martino, patrono di Nereto – è simbolo di relazioni, di cura e di dono. Quando le nostre relazioni racconteranno di noi allora capiremo di aver camminato sulla via maestra. Coraggio e buon cammino, Nareta fra!”.
La condivisione di un panino a chiudere la cerimonia.