Le pinciare: modello di bio-architettura. Due appuntamenti del Gal a Controguerra

È possibile recuperare a fini abitativi o commerciali la tecnica costruttiva delle “pinciare”? Oltre il settore delle costruzioni vi sono altri aspetti di antichi “saper fare” mutuabili nella manutenzione del territorio?

 

È credibile la nascita di nuove imprese o di rami di impresa per investire in questo settore? Può esistere oggi un mercato? Sono alcuni dei quesiti nati nel corso della realizzazione del progetto “Aiuto all’avviamento professionale e recupero di antichi mestieri”, che il Gal Terreverdi Teramane ha in corso di realizzazione, ed è la motivazione per cui si è deciso di dedicare una giornata di approfondimento alle caratteristiche “pinciare”, ovvero le case in terra cruda che popolano diverse realtà rurali del territorio teramano.

 

Il progetto “Antichi Mestieri & Nuove Opportunità” si propone di scoprire se attorno al binomio tradizione/innovazione, che in questo caso investe il settore della bio-architettura, sia possibile realizzare nuove opportunità di crescita economica del territorio. Per approfondire il tema, rivolgendosi soprattutto ad una platea di professionisti del settore e non solo, si svolgerà il prossimo 16 luglio una giornata dimostrativa con avvio alle 9.30 con la visita a due delle suggestive costruzioni la “Pinciara Quaglia” in C.da Torretta e la “Pinciara Core” in C.da San Venanzio entrambe nel territorio del Comune di Controguerra. La visita sarà seguita da un focus group di approfondimento che si svolgerà on line alle ore 17.00. A far da guide al sopralluogo del mattino, ci sarà un gruppo di esperti di primissimo piano provenienti da tutta la regione, l’ingegner Stefano Alessiani e gli architetti Gianfranco Conti e Francesco Zappacosta.

 

Nel programma pomeridiano di approfondimento, insieme a Conti e Zappacosta, ci saranno le voci di altri esperti e testimonial quali Raffaele Di Pancrazio (presidente del Consorzio Abitare Abruzzo), Richard Ploner (imprenditore turistico), Camillo Fernando Conti (imprenditore edile), Walter D’Ambrosio (Imprenditore agricolo). “Con il progetto “Antichi mestieri e Nuove Opportunità” – spiega il presidente del GAL, Pasquale Cantoro, – presentando la prima attività dimostrativa, ci poniamo l’obiettivo di far lievitare una nuova cultura del territorio e dei materiali che questo esprime. Presupposti indispensabili ad uno sviluppo rispettoso dell’ambiente”.

 

“Le case di terra – sottolinea il direttore del Gal, Rosalia Montefusco – non sono solo straordinarie testimonianze di un passato nemmeno troppo lontano, ma diventano occasione per gettare uno sguardo su un futuro che già manifesta importanti tendenze nel campo della bio-architettura: ovvero verso il recupero di tecniche, approcci costruttivi, materiali, in stretta relazione con il territorio. Un progetto questo, che guarda dunque al contributo di tecnici specializzati, università ed altri soggetti interessati alla salvaguardia del territorio e alla sua crescita economica rispettosa dell’ambiente”.

 

Per partecipare agli eventi inviare una mail all’indirizzo antichimestieri@galterrerverditeramane.it e saranno inviate le informazioni utili per la partecipazione agli eventi programmati.

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