La “shelf cloud” lungo la costa abruzzese. Fenomeno raro ma a cui dovremo abituarci (VIDEO)

Ha spaventato tutti ieri pomeriggio quando ad una velocità impressionante ha iniziato ad oscurare il cielo con un forte vento di tramontana dando l’impressione che una tromba d’aria stesse per abbattersi sulla fascia costiera teramana.

Gli esperti la chiamano Shelf Cloud, nuvola a mensola, un fenomeno meteorologico più comune in altre parti del mondo che da noi. Ma i cambiamenti climatici e gli stessi esperti ci dicono che probabilmente dovremo iniziare ad abituarci a certe situazioni che si manifesteranno sopra le nostre teste. Secondo alcuni una Shelf Cloud rappresenta un momento di incontro affascinante fra l’uomo e la potenza della natura.

Questa tipologia di nube, comunemente detta a mensola, è solitamente associata ad una formazione temporalesca giovane e ne precede l’avanzata. Sembra un vero e proprio mostro che tenta di abbattersi a terra e di divorare tutto ciò che incontra lungo il suo rapidissimo passaggio. La sua forma a volte inarcata può lasciar pensare a movimenti delle masse d’aria di tipo rotatorio presentando quindi una informazione sbagliata all’osservatore in quanto il movimento rotatorio avviene unicamente nella eventuale supercella che la segue.

I fenomeni precipitativi intensi sono infatti mascherati dalla Shelf Cloud. Questa nube si può generare anche in caso di intense avvezioni fredde con lo scontro con masse d’aria più umide e calde e quindi non essere necessariamente collegata ad una supercella.

Il fronte freddo al suo arrivo solleva violentemente le masse d’aria più calde preesistenti al suolo, le quali risalendo condensano danno vita alla Shelf che a causa della spinta può protendersi in un inarcamento. Ed è ciò che in molti hanno visto ieri, da Martinsicuro a Pescara. Questa strana formazione si è mantenuta a ridosso della costa, mentre il vento aveva iniziato a farsi sentire con raffiche di tramontana ad oltre 80 chilometri orari.

Tanta la paura accompagnata da una buona dose di preoccupazione. Perché il timore era che di lì a poco potesse generarsi una tromba marina. C’è ovviamente una spiegazione scientifica in tutto questo. La parete frontale è la manifestazione dell’ascensione delle masse d’aria e si presenta imponentemente agli occhi dell’osservatore in caso di contrasti con i raggi solari.

 

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