In merito alle osservazioni che il Comune di Pineto ha rilasciato sull’inceneritore che dovrebbe sorgere a Stracca di Casoli di Atri, il Comitato per la Salute, l’ambiente ed il Territorio – Torre San Rocco presieduto da Clelia Delle Curti si dice sconfortato ma non rassegnato.
“Sconforto ma non rassegnazione davanti all’ennesima prova del colpevole disinteresse dell’Amministrazione Comunale di Pineto. Le osservazioni fornite agli organi regionali nell’ambito della procedura di autorizzazione all’esercizio di un inceneritore a Stracca sono lodevoli ma tardive, giunte dopo più di un mese dalla scadenza del termine possono avere solo il peso di parole più o meno al vento dei social. I cittadini di Torre San Rocco non hanno avuto neppure quelle!”.
“Due impianti di recupero e lavorazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi sono classificati dalla legge industrie insalubri di prima categoria esattamente come l’inceneritore. I due impianti hanno creato il cosiddetto “effetto cumulativo” riconosciuto dagli stessi tecnici regionali che stanno esaminando l’ennesima istanza di aumento di quantità e di tipologie di rifiuti (anche pericolosi) e ampliamento dell’area di lavorazione di uno dei due mentre l’altro impianto opera “a cielo aperto” da oltre 6 anni”.
“Il comune non interviene nel procedimento autorizzatorio attualmente in atto neanche dopo diverse sollecitazioni di questo Comitato ed di una, inutile, riunione in cui abbiamo cercato di spiegare cosa andava fatto ed in quali termini. I termini sono scaduti e neppure una parola su un pezzo di carta da parte del sindaco che è incaricato dalla legge quale massima autorità locale per la difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente, del cui ruolo e responsabilità è evidentemente ignaro”.
Il comitato per la Salute, l’Ambiente ed il Territorio di Torre San Rocco ha presentato “tre osservazioni circostanziate e documentate chiedendo alla Regione di respingere l’istanza e di approfondire le omissioni e l’inerzia degli amministratori locali che hanno determinato il deprezzamento degli immobili, il degrado del territorio, i danni alla salute dei cittadini di Torre San Rocco. Un’altra osservazione è pervenuta al procedimento dalla Lega Ambiente Costa Teramana. Nulla dall’Amministrazione comunale a cui oltre a mancare la coscienza, mancano anche le basi di diritto amministrativo. In quali mani siamo finiti lo giudichino gli elettori”.