Giulianova, apparecchiature mediche per il Senegal: il viaggio del Circolo Colibrì

Giulianova. Può bastare un gesto per essere solidali con l’ Uomo e amici dell’ ambiente. Lo dimostra il Circolo Colibrì: il suo  cuore batte in Senegal ma le mani, che di nuovo stringono altre mani, sanno andare ovunque per recuperare, valorizzare, donare.

 

L’associazione giuliese, e non è certo un caso, ha risposto all’avviso pubblico della Fondazione Irccs Ca’ Grande Ospedale Maggiore Policlinico, per l’assegnazione, ed il successivo utilizzo, di apparecchiature mediche. Si tratta di strumentazioni dismesse perchè sostituite da apparecchiature più recenti,  ma che funzionano benissimo e possono salvare ancora migliaia di vite. Ambra Di Pietro ed Egidio Casati del Colibrì sono appena tornati da Milano, dove hanno preso in consegna le attrezzature che la Fondazione Irccs ha messo a disposizione per evitarne la rottamazione.

 

Grazie al presidio milanese, ecografi, radiografi portatili, aspiratori e molto altro, partiranno dunque per il Senegal, in occasione della missione umanitaria 2022. Come dire, da corsia a corsia,  perchè la dismissione,  molto spesso, è una scelta di comodo che, tra le altre cose, non premia l’ambiente. L’iniziativa del Colibrì, infatti, è stata inserita tra le azioni virtuose nell’ambito della “Settimana europea per la Riduzione dei rifiuti”. Ambra ed Egidio sottolineano come, molto spesso, gli effetti delle buone azioni siano di molto superiori rispetto allo sforzo impiegato per realizzarle. In questo caso, il Circolo e la Fondazione sono riusciti, donando, a sostenere chi ha bisogno e a contribuire alla salvaguardia dell’ ecosistema.

 

“Un grazie particolare – sottolinea la Presidente Ambra Di Pietro – va al partner “Palestini Ortofrutta” che ci ha fornito camion e autista. La nostra  riconoscenza, inoltre,  è per l’Unità operativa di Ingegneria Clinica di Milano e per il suo Direttore Paolo Cassoli”. “Grazie anche – aggiunge Egidio Casati –  a Giovanni Tognoni e Luca Magatti, risolutivi per la logistica, e all’ ingegner Silvia D’Ambrosio per il prezioso e insostituibile supporto.”

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